Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus, ha raccontato il dramma della malattia. La vita del 66enne è cambiata dopo un aneurisma e un’emorragia cerebrale. Il ricovero d’urgenza, l’operazione, il lento recupero fino alla riabilitazione e al ritorno a casa avvenuto pochi giorni fa. Intervistato a ‘Verissimo’ non è riuscito a trattenere le lacrime.
“Pensavo di essere immortale. Invece dietro l’angolo c’è sempre qualcosa di inaspettato”. Poi i dettagli sul malore: “erano un paio di giorni che ero stanco morto. Avevo mal di testa, avevo preso delle semplice pillole, ma non pensavo di certo ad altro. Era il 23 aprile, il giorno del compleanno di mia moglie. Adesso, però, sono qui e questo è quello che conta”.
Il figlio di Stefano racconta i momenti di terrore: “quella mattina papà era pallido ma pensavo fosse un semplice mal di testa. Scesi dalla macchina è subito caduto e io l’ho preso al volo. Lui aveva le convulsioni e l’ho girato su un fianco per farlo respirare bene. Ho chiamato subito i soccorsi e per fortuna sono arrivati in 5 minuti. In questi casi il tempismo è tutto”.
L’ex portiere è commovente: “ho scoperto come ero 66 anni fa: senza camminare e senza parlare. In ospedale sono caduto circa sette volte, sia quando provavo a scendere dal letto, slegandomi, sia dalla carrozzina. La fede è stata importante. Padre Pio mi ha dato la forza di lottare”.
Grande Stefano Tacconi
Un vero esempio di lottatore
FORZA! 💪🏻❤️#Verissimo #StefanoTacconi pic.twitter.com/Lxx8WudNxr— Boomerissima (@Boomerissima) November 5, 2023