Verstappen, la squalifica di Hamilton e Leclerc e le minacce: in Messico con le guardie del corpo

Due guardie del corpo per Verstappen nel weekend del GP del Messico: si teme per la sicurezza del pilota olandese

SportFair

Il nuovo weekend di gara di Formula 1 si prospetta appassionante e ricco di colpi di scena. Già nel giovedì dedicato ai media non sono mancate le sorprese: Carlos Sainz è stato assente in conferenza per un malessere, mentre Leclerc deve fare i conti con un dolore ai denti.

In casa Red Bull, al Rodriguez, non si può pensare solo alle prestazioni e al lavoro in pista. Il team di Milton Keynes, infatti, deve guardarsi bene intorno per motivi di… sicurezza.

Al termine del GP degli  Stati Uniti, infatti, Verstappen è stato ricoperto di fischi, insulti e minacce, dai tifosi di Sergio Perez, che invece incitavano il pilota messicano.

In casa di Perez, si sa, il tifoso è davvero… focoso e si teme per la sicurezza di Verstappen, nonostante i tentativi del compagno di squadra di placare gli animi. Perez, infatti, ha lanciato un appello ai suoi tifosi, ma intanto la Red Bull è corsa ai ripari.

Come annunciato da F1-Insider.com, Verstappen sarà scortato per tutto il weekend da due guardie del corpo.

Max in realtà non le vuole ed è rilassato, ma noi abbiamo la responsabilità per lui. Quindi vogliamo solo andare sul sicuro. Ogni punto che Max toglie ad Hamilton aiuta anche Perez alla fine”, ha dichiarato Helmut Marko.

Le parole di Verstappen

Credo che in generale nello sport abbiamo guadagnato tanti fan nuovi negli ultimi 2/3 anni e magari reagiscono in un modo diverso rispetto a prima. E’ bello sostenere il tuo pilota preferito ma è giusto anche rispettare gli altri, quando suona l’inno nazionale sul podio penso sia una grande mancanza di rispetto iniziare dei cori in quel momento“, ha dichiarato Verstappen ai microfoni Sky.

Sulla squalifica di Hamilton e Leclerc ad Austin poi l’olandese ha affermato: “nessuno vuole prendersi consapevolmente il rischio di risultare irregolare, ma con una sola sessione di prove libere è difficile azzeccare tutto, una volta che l’assetto è congelato si può solo agire sulla pressione delle gomme, ma nessuno vuole correre con gomme ‘sacrificate’ per compensare problemi a livello di altezza da terra. Ad ogni modo anche se i controlli sono casuali e possono riguardare talvolta i primi quattro classificati, altre volte quattro piloti di centro-gruppo, non c’è mai ovviamente la volontà di rischiare troppo con l’altezza da terra. Per controllare tutte le vetture di vorrebbero 100 persone dedicate e non è possibile, però nel momento in cui una vettura risulti irregolare allora è necessario controllare anche quella del compagno di squadra, perché sennò si fanno guadagnare posizioni ad un pilota che con tutte le probabilità aveva una vettura impostata più o meno alla stessa maniera perché solitamente l’assetto tra le macchine non è così tanto diverso”. 

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