S.p.q.L! Lotito contro la Roma e lo sponsor saudita: schiaffo ai giallorossi

Claudio Lotito punge la Roma dopo la questione dello sponsor saudita rivale di Expo 2030: il presidente della Lazio non le manda a dire

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Scusi, ma se ho capito bene metteranno sulla maglietta della Roma un riferimento alla città che compete con noi per l’Expo, a lei le pare normale? Io non voglio fare polemica con la Roma, gli sponsor servono a tutti, portano soldi, ma uno si deve anche chiedere qual è la finalità di quello sponsor“. Claudio Lotito interviene a gamba tesa sulla questione che tiene banco nella Capitale.

La Roma ha firmato un ricco contratto con “Riyadh Season”, nuovo punto di riferimento per i festival di intrattenimento in Medio Oriente. Nulla di strano, se non fosse che i giallorossi porteranno l’Arabia Saudita in giro per l’Italia (e l’Europa in Europa League) al posto della scritta S.p.q.r, a due mesi dalla votazione per Expo 2030 in cui la città di Roma rivaleggia con Riad, capitale dell’Arabia Saudita.

Lotito non le manda a dire

Una finalità che cozza con l’interesse di Roma e dell’Italia. Io dico: una società privata fa come vuole, però che qui c’è anche un questione di opportunità, qualcuno si dovrebbe porre dei problemi. Sa quante volte ho avuto l’opportunità di fare dei ricavi che ho ritenuto non fossero idonei per, come dire, essere reclamizzati perché magari cozzavano con alcuni dei nostri principi?“, ha aggiunto Lotito nell’intervista al “Foglio”.

Ma si sa, c’è chi cerca la massimizzazione dei ricavi e c’è invece chi cerca di coniugare il risultato economico con un messaggio valoriale. – ha continuato – Non lo avrei fatto, assolutamente no. Un conto è un sponsor privato saudita, per carità noi non stiamo qui a fare i moralisti, però è evidente che questa sponsorizzazione ha uno scopo preciso, qui si rischia di ledere gli interessi collettivi e quindi chi li tutela dovrebbe intervenire. Ci impediscono di mettere come sponsor delle società collegate a società di scommesse, senza mica dire ‘scommettete, scommettete’, e poi si lascia fare una cosa così su una partita internazionale come Expo?“.

“Domani chiamo Gualtieri e…”

E adesso, pare uno scherzo, al posto di Spqr ci sarà Riad. Io andai in Cina e volevo usare l’immagine del Colosseo ho dovuto chiedere l’autorizzazione. Invece a loro niente, fino a ieri usavano gratis un marchio della città. Domani mattina chiamo Gualtieri e gli dico che ce lo metto io Spqr sulla maglia. Il marchio non era registrato? Allora lo chiediamo noi!“, prosegue il vulcanico presidente laziale che poi conclude: “la Lazio è sempre a disposizione per dare risposte agli interessi collettivi. Fatti e non parole. Lo facciamo andando nelle scuole e negli ospedali, lo facciamo con le campagne contro il razzismo e le violenze, lo possiamo fare anche per l’Expo, certo le sponsorizzazioni sono una cosa delicata, perché noi siamo una società quotata e dobbiamo anche rendere conto agli azionisti, ma cerchiamo sempre di coniugare interesse collettivo e obiettivi economici quindi, ci si può ragionare“.

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