Inizia la seconda fase dei Mondiali di Basket con una formula particolare che vede l’Italia inserita in un altro ‘mini girone’ con Repubblica Dominicana, Serbia e Porto Rico, ma gli azzurri affronteranno solo le ultime due. Si parte, neanche a dirlo, dalla Serbia, vero e proprio incubo sulla strada degli azzurri ma che negli ultimi scontri diretti gli azzurri sono riusciti ad esorcizzare.
Belgrado, Berlino, Manila. Tre tappe per il riscatto dell’Italbasket. Tre partite in cui l’Italia ha abbattuto il gigante dell’Est Europa con 3 imprese dolcissime. Oggi l’ultima, da batticuore. Una gara da dentro o fuori: serviva vincere per restare in corsa e giocarsi tutto contro Portorico, in caso di sconfitta la palla passava nelle mani degli avversari. Abbiamo vinto.
Partita pazzesca dell’Italia che mette sotto la Serbia nel primo quarto ma chiude in svantaggio 42-40 il primo tempo, cortesia del solito Bogdan Bogdanovic, guardia degli Atlanta Hawks, che chiuderà con 18 punti, 3 rimbalzi e 4 assist, ma tirando 1/13 da 3 punti. Complicata anche la gestione di Dobric (15) e Milutinovic (doppia doppia 14 punti e 12 rimbalzi) per gli azzurri che nel terzo periodo di gioco sbandano completamente.
La Serbia prende il largo fino a quando Gigi Datome, pronto al ritiro al termine della competizione, decide di andare a riprendere gli avversari da solo, a suon di triple (10 punti totali). L’Italia resta a contatto, a -3 all’inizio dell’ultimo periodo di gioco, ma galvanizzata dalla rimonta. La Serbia sembra aver accusato il colpo. Tutto il resto è Simone Fontecchio.
Il fenomeno azzurro degli Utah Jazz firma 30 punti e 7 rimbalzi, si prende tiri pesantissimi, firma il sorpasso e fa crollare le sicurezze della Serbia. Il finale è palpitante. Spissu è una spina nel fianco da 14 punti, Pajola difende su tutti, Melli è scientifico su ogni centimetro del parquet. La Serbia forza, sbaglia, si innervosisce e chiude la partita con una scelta scellerata all’ultimo tiro. Buon per noi. L’Italia vince 76-78, un’impresa Mondiale.