I traumi di Dele Alli, molestie e droga da bambino: la confessione shock 

Dele Alli confessa i traumi di un passato infernale tra violenze, fumo, droga: fantasmi che lo tormentano ancora oggi

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Dele Alli era uno dei talenti più straordinari del calcio mondiale. Usare un verbo al passato fa decisamente male per un calciatore che ha da poco compiuto 27 anni. E no, non è una delle tante storie di calciatori dal grande potenziale che non hanno mantenuto le attese. Il centrocampista inglese era arrivato a vestire la maglia della Nazionale, a essere una stella del Tottenham in Premier League, ad attirare l’attenzione di tutti i grandi club d’Europa. Poi il buio.

I fantasmi del passato sono tornati a bussare alla sua porta. Ferite riaperte, quelle di un’infanzia traumatica che ha influenzato anche il presente del giovane calciatore inglese. Dele Alli ha trovato la forza di raccontare i suoi drammi su YouTube, intervistato durante “The Overlap“, programma condotto dall’ex calciatore Gary Neville.

L’ipotesi ritiro a 24 anni

Mentre il mondo si interrogava sul perchè del calo di Dele Alli, finito progressivamente indietro nelle gerarchie del Tottenham e lontano dai riflettori riservati ai top player, il centrocampista inglese pensava al ritiro.

Un giorno mi sono svegliato, dovevo andare all’allenamento. – racconta Alli – Ricordo che mi sono guardato allo specchio, fissandomi e chiedendomi se dovessi ritirarmi in quel momento. A 24 anni, facendo la cosa che ami… Fu straziante. Sono sempre stato io contro me stesso, in tutto. All’apparenza stavo vincendo la battaglia, sorridendo, mostrandomi felice. Ma dentro di me la battaglia la stavo perdendo“.

Diversi i momenti di commozione durante la puntata il cui video integrale è presente in calce all’articolo. “Un trauma è un trauma, e il corpo reagisce allo stesso modo, non importa cosa sia. – aggiunge Alli – Se sai della mia vita, la puoi comprendere un po’ di più. Voglio aiutare le altre persone affinché sappiano che non sono sole, nelle sensazioni che provano, che chiedere aiuto non vuol dire essere deboli“.

L’infanzia shock

Dele Alli racconta le sofferenze di un passato terribile. “All’età di 6 anni sono stato molestato da un’amica di mia madre che era spesso a casa nostra. – spiega il calciatore – Mia madre era un’alcolizzata. A 7 anni, invece, ho iniziato a fumare. Poi a 8 ho cominciato a spacciare droga. Mi dicevano che non avrebbero fermato un bambino in bicicletta, quindi sono andato in giro con il mio pallone, e poi sotto avevo la droga. A 11 sono stato tenuto appeso a un ponte da un uomo. A 12 anni sono stato adottato da una famiglia fantastica“.

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