“Le aspettative si sono alzate, come è giusto che sia dopo due ottime annate, con un’Olimpiade e un Europeo ad un passo dalle semifinali. Però noi abbiamo raggiunto una certa consapevolezza di quello che possiamo fare e possiamo raggiungere in questa competizione che io personalmente non ho mai giocato“. Si è espresso così Simone Fontecchio, intervistato ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”, in merito agli imminenti Mondiali di Basket.
L’Italia ha un girone abbordabile con Angola, Filippine e Repubblica Dominicana e sogna di poter dare fastidio anche alle big di tutto il mondo. Fra di esse anche gli USA di Paolo Banchero che, dopo diversi mesi di attesa, ha declinato la proposta della Nazionale Italiana per vestire la maglia a stelle e strisce.
Non perdiamo nulla
Fontecchio ha dato un parere alquanto netto sulla vicenda: “non è che mi abbia stupito particolarmente. Onestamente mi aspettavo sarebbe finita così. Lui quest’anno non è che abbia fatto chissà quali dichiarazioni d’amore verso la maglia azzurra o la nazionale italiana. Quando si è esposto, in passato, erano parole di un ragazzo di 17-18 anni.
Benissimo così, non perdiamo nulla, prendiamo atto e siamo quelli che siamo. Chi viene in nazionale deve avere qualcosa dentro ed essere consapevole di cosa voglia dire indossare la maglia dell’Italia. Una responsabilità prima di tutto e un onore. Ci sono giocatori che darebbero tutto per vestire la maglia azzurra. Sono super fiducioso e contendo per il gruppo che abbiamo“.