Programma più leggero per l’Italia nel sesta giornata dei Mondiali femminili di curling. Oggi, sul rink di Sandviken (Svezia), Stefania Constantini (Fiamme Oro), Marta Lo Deserto (Fiamme Gialle), Angela Romei (Fiamme Gialle) e Giulia Zardini Lacedelli (Curling Club Dolomiti) si sono cimentate nella sola partita contro gli Stati Uniti della skip Tabitha Peterson.
Purtroppo le azzurre sono incappate in un passo falso, venendo battute 7-9. Di “passo falso” si può parlare perché l’incontro è stato condizionato dai primi due end (tre punti marcati dagli Usa in apertura, seguiti da una mano rubata). Il deficit di 0-4 si è rivelato insormontabile nonostante una prepotente rimonta che ha riequilibrato il risultato sul 7-7 alla vigilia del decimo end, nel quale però le americane hanno sfruttato a dovere il vantaggio dell’ultimo stone.
Dunque, alla vigilia della giornata conclusiva, l’Italia si trova ad avere un bilancio di 6 vittorie e 4 sconfitte. La qualificazione ai play-off è alla portata, ma al momento le combinazioni sono innumerevoli, poiché la classifica è cortissima. Domani le azzurre sfideranno la Norvegia alle ore 9.00 e la Svezia padrona di casa alle 14.00. Entrambe le compagini scandinave sono a loro volta in corsa per l’ingresso alla fase a eliminazione diretta. Al riguardo, vale la pena di ricordare il regolamento.
I play-off sono riservati alle migliori sei squadre del round robin. La prima e la seconda classificata sono accedono direttamente alle semifinali. Le altre quattro si cimentano, invece, nei cosiddetti “qualification games”. Una partita vedrà la terza del round robin affrontare la sesta, mentre nell’altra la quarta affronterà la quinta. Le vincitrici dei due “qualification games” accederanno a loro volta alle semifinali.