Perchè la FIA ha annullato la penalità di Alonso? I motivi del dietrofront

I motivi che hanno spinto la FIA ad annullare la penaltià di 10 secondi inflitta a Fernando Alonso dopo il GP dell'Arabia Saudita

SportFair

Il secondo GP della stagione 2023 di Formula 1 ha confermato la supremazia della Red Bull, con Perez al primo trionfo stagionale, seguito da Verstappen, autore di una splendida rimonta dal 15° posto, e Fernando Alonso.

Gara complicata per lo spagnolo dell’Aston Martin, che si è reso subito protagonista con una partenza aggressiva, ma ha subito due penalizzazioni. La prima è arrivata durante la gara a causa di un posizionamento irregolare in griglia, la seconda, invece, è arrivata dopo le premiazioni sul podio.

La seconda penalità di Alonso e i motivi del passo indietro della FIA

La FIA ha penalizzato Alonso con dieci secondi dopo il GP dell’Arabia Saudita perché ha sostenuto che lo spagnolo non aveva rispettato correttamente la penalità iniziale di cinque secondi. A differenza di quanto si pensava ieri, la seconda penalità è arrivata perchè al penultimo giro i commissari hanno ricevuto un reclamo da Mercedes perché un meccanico aveva toccato la macchina di Fernando con il cric posteriore prima dei cinque secondi regolamentari. In questo modo hanno inflitto una seconda penalità di dieci secondi che ha fatto scendere Alonso in quarta posizione a favore di Russell.

Il regolamento vieta di lavorare mentre trascorrono i secondi della penalità, ma l’Aston Martin ha presentato reclamo, portando diversi casi precedenti per i quali non è stata adottata alcuna penalità, sostenendo che “toccare un’auto non vuol dire lavorare su di essa”.

La FIA ha accolto il ricorso e ripristinato la classifica iniziale con Alonso terzo e Russell quarto. Un portavoce dell’ente ha spiegato che “la richiesta ai commissari di rivedere la decisione iniziale è stata fatta nell’ultimo giro di gara. La decisione dei commissari di ascoltare e concedere il diritto di revisione è stata il risultato di nuove prove sulla definizione di “lavorare su un’auto”, per la quale vi sono precedenti contrastanti. Ciò è avvenuto in questa circostanza e la questione verrà affrontata nel prossimo Comitato Consultivo Sportivo che si terrà giovedì 23 marzo. Un chiarimento verrà inviato prima del GP d’Australia 2023“.

Non è stato dunque, a differenza di quanto pensato ieri, l’aver scontato la penalità durante il regime di Safety Car, a spingere la FIA ad infliggere una seconda penalità ad Alonso. “Il pilota interessato deve scontare la penalità la volta successiva che entra nella corsia dei box e, a scanso di equivoci, questo include qualsiasi sosta che il pilota effettua mentre è in atto una procedura di VSC o di Safety Car”, si legge infatti nel regolamento.

Piloti, team e appassionati attendono dunque un chiarimento per evitare situazioni simili in futuro.

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