Ha fatto il giro del web lo sfogo di Martina Scavelli, arbitro di pallavolo di Serie B, che ha deciso di dimettersi a causa delle rigide regole della federazione su BMI e circonferenza addominale.
Non è tardata ad arrivare una risposta della Federvolley, che ha pubblicato una nota per chiarire alcuni punti sulla vicenda.
La nota della Federvolley
La Federazione Italiana Pallavolo, al fine di chiarire e fugare dubbi sulla normativa vigente in materia di parametri antropometrici che gli ufficiali di gara devono rispettare, ci tiene a precisare quanto segue:
la normativa federale sui valori massimi di BMI e circonferenza addominale è già in vigore dalla stagione 2017/18 per tutti gli arbitri, compresi gli addetti di staff impiegati nei campionati nazionali, (in realtà introdotta da oltre dieci anni per gli arbitri federali di Serie A e successivamente estesa) sulla base di una delibera del Consiglio Federale che deriva dal recepimento di una normativa della Federazione Internazionale per motivazioni sanitarie: l’health management plan programme.
La Fipav, dovendo rispettare la regolamentazione internazionale ha fatto propria la normativa e da quel momento ha fatto sì che tali parametri vengano costantemente rispettati per il corretto e regolare svolgimento delle proprie attività sportive.
Obiettivo primario della normativa internazionale in oggetto è la salvaguardia dello stato di salute della classe arbitrale che, come si potrà immaginare, è costantemente informata e aggiornata su eventuali cambiamenti dei regolamenti stessi.
Ovviamente la Federazione Italiana Pallavolo e il suo settore ufficiali di gara all’inizio di ciascuna stagione agonistica coinvolge i propri tesserati impegnati nel settore arbitrale affinché conoscano la normativa vigente che, come detto, si pone il principale obiettivo della tutela della salute.