In attesa del gran premio di Singapore, continuano le polemiche sul caso Red Bull. La notizia riguarda un’inchiesta su alcuni team che non avrebbero rispettato il tetto di spesa. Le squadre coinvolte sono Red Bull e Aston Martin, con la scuderia di Milton Keynes che sarebbe andata oltre i 5 milioni di spesa. Sull’argomento ha deciso di intervenire anche Mattia Binotto, team pricipal della Ferrari.
“Aspettiamo mercoledì, al momento siamo solo nel mondo delle ipotesi. Noi abbiamo fatto uno sforzo incredibile la passata stagione, abbiamo interagito continuamente con la Federazione e abbiamo effettuato dei cambiamenti enormi su quella che era la nostra organizzazione, prendendoci anche del margine per non rischiare nulla. La vicenda, comunque, ha delle implicazioni anche su questa stagione, per noi anche solo quattro milioni sono mezzo secondo e settanta persone al lavoro. Quindi anche se non fossero cinque, soglia che delimita il confine tra pene economiche e pene sportive, non si possono considerare come infrazioni minori. Il regolamento è chiaro, bisogna identificare le eventuali scorrettezze. La Federazione sarà precisa e severa, come deve essere un organo come questo. Non ci sono aree grigie in questo regolamento finanziario”, ha detto a Sky Sport.