I giovani non riescono a stare concentrati più di 10”, la proposta di Billie Jean King per rivoluzionare il tennis

L'ex tennista Billie Jean King svela tutte le proposte per migliorare e rivoluzionare il mondo del tennis

SportFair

Billie Jean King è un’ex tennista statunitense. E’ considerata una delle più grandi atlete della storia, durante la sua carriera ha vinto 78 titolo WTA 12 titoli singolari, 16 titoli di doppio e 11 titoli di doppio misto sono prove del Grande Slam. Il mondo del tennis è cambiato moltissimo negli ultimi anni, dal punto di vista fisico, tecnico e dell’organizzazione. Domenica scorsa era a Parigi per festeggiare il vincitore del Roland Garros, la 78enne ha in mente alcune idee per rivoluzionare ancora di più il tennis, come confermato a ‘Il Corriere della Sera’.

“C’è un argomento di cui non parliamo mai, ovvero come conquistiamo i giovani in un mondo in cui i ragazzi hanno sempre più fretta e passano sempre più tempo sui social? Come portiamo a vedere il tennis la generazione Tik Tok che non riesce a rimanere concentrata per più di 10” consecutivi? Ecco la risposta: giocando due set su tre, sia gli uomini che le donne, anche negli Slam. Allungherebbe la carriera agli immortali, a partire da Nadal che ha tanti acciacchi quanto me. Io Rafa vorrei vederlo in campo fino a cent’anni, è il miglior spot per il nostro sport: la passione per il tennis che comunica non ha eguali. E per fortuna che i quattro Major hanno uniformato la formula del tie break nel set decisivo: prima la confusione era insopportabile”.

Poi un’altra proposta: “bisognerebbe vietare ai giocatori che hanno lo stesso brand di vestirsi uguali quando si affrontano! Immagini se succedesse nel calcio o nel basket: due squadre identiche, difficili da distinguere? E scriviamo i loro nomi sulla schiena, mettiamo il numero e ritiriamolo a fine carriera, come certi calciatori o le stelle dell’Nba. Sarebbe più facile scegliere, identificarsi, fare il tifo. Al nostro sport manca un servizio di customer care: dovremmo andare incontro al consumatore, non rendergli la vita difficile!”.

Infine su Martina Trevisan: “Martina ha voluto conoscermi, ci siamo incontrate; parliamo di te, le ho detto. Martina è una novità bellissima per il tennis femminile, ama lo sport tanto quanto Nadal e poi è mancina: quando giocavo io nel circuito c’erano pochissime mancine. Il netto punteggio con la Gauff in semifinale non è indicativo: Martina fa bene al tennis perché ha una bella storia, trasmette positività e intrattiene il pubblico. Spero che l’abbiano messa nel documentario sul circuito che uscirà su Netflix”.

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