E’ tutto pronto per la nuova stagione di Formula 1: dopo i test di qualche giorno fa i piloti si sfideranno in Bahrain per il primo Gp dell’anno. Carico e motivato, Lewis Hamilton è stato ospite del Dubai Expo, dove ha parlato anche di questioni personali.
Il pilota della Mercedes, infatti, ha svelato che presto cambierà cognome: “sono molto orgoglioso del nome della mia famiglia, Hamilton, ma forse nessuno di voi sa che il nome di mia mamma è Larbalestier e io sto per aggiungerlo nel mio nome. Non capisco bene l’idea che quando le persone si sposano la donna perde il suo nome. Io voglio davvero che il nome di mia mamma continui insieme al nome Hamilton, quando sarà? Speriamo presto. Non da questo fine settimana in Bahrain, non ancora. Ma ci stiamo lavorando”, ha affermato.
Non è mancato poi un commento sui recenti test: “sono stati difficili. C’erano molte auto che sembravano abbastanza veloci. L’Alfa Romeo lo era, Valtteri (Bottas, ndr) lo era. Le Ferrari lo sono, la Red Bull sembra assurdamente veloce al momento. Tuttavia noi siamo il team migliore, indubbiamente. Abbiamo incontrato delle difficoltà, ma la cosa bella è che proprio dopo questo incontro ho una call con tutti i ragazzi a Brixworth e parleremo del motore, della guidabilità, di come possiamo ottenere più potenza per questa settimana. Poi ne ho un’altra con tutti gli ingegneri a Brackley, parleremo di come possiamo migliorare questa macchina, come possiamo evitare il porpoising, come possiamo estrarre tutto il potenziale. Tutti sono entusiasti, questi ingegneri amano la sfida“.
Mentre sui suoi obiettivi e la necessità di staccare dai social in inverno ha concluso: “l’ottavo titolo sarebbe tutto, per me. Penso che sia impossibile sapere cosa ci riserva il futuro e come ci si sentirebbe a vincere otto mondiali. Ma riuscire in qualcosa che nessun altro ha fatto sarebbe sconvolgente. Sì, sono tornato per combattere per l’ottavo titolo. Staccarsi dai social in inverno è stata una cosa positiva, mi sono mancati i miei sostenitori ma avevo bisogno di tempo per riconcentrarmi, sono stato con la mia famiglia e ora sono tornato per combattere. Per tutta la vita ho voluto vincere, e corro da 29 anni, ma credo che durante questo tempo ho realizzato che vincere non è tutto. A volte quando perdi alla fine vinci e cresci, e il mio consiglio è di non avere paura di fallire perché si fallisce sempre nella strada per il successo. La più grande lezione in tutta la mia carriera è stata quella di non mollare mai, di credere sempre in me stesso“.