Non si placano le polemiche dopo la conclusione del campionato di Formula 1. L’ultimo atto di Abu Dhabi ha regalato tantissime emozioni e si è concluso con il trionfo di Max Verstappen su Lewis Hamilton. La gara sembrava indirizzata verso il britannico, poi l’ingresso della Safety car per l’incidente di Latifi ha rimescolato le carte in tavola. All’ultimo giro si è materializzato il sorpasso dell’olandese. I ricorsi della Mercedes per quanto riguarda il sorpasso di Verstappen durante la Safety Car e i doppiaggi dell’ultimo giro sono stati rigettati, poi la stessa Mercedes ha deciso di ritirare l’appello al Tribunale di Parigi, su indicazione di Hamilton. Il clima si è nuovamente surriscaldato dopo un post pubblicato sui social da Susie Wolff, la moglie di Toto.
“Alla vigilia dell’ultima gara del campionato ero convinta che avrei assistito ad una gara storica tra due team e due piloti che meritavano entrambi di vincere. Così non è stato. Quello che è successo è ancora difficile da comprendere e mi ha lasciato un sentimento di grande amarezza. Non è dovuto al fatto di aver perso – Max e la Red Bull sono degni vincitori e sapevamo che c’era un’altra probabilità di non vincere – ma la maniera attraverso la quale Hamilton è stato derubato mi lascia incredula. La decisione di una persona che fa parte dell’organizzazione che allestisce il campionato di F1 ha indirizzato il titolo Piloti, attraverso l’impiego di una regola secondo modalità mai viste prima. Le regole sono regole, non possono essere utilizzate secondo i capricci di un individuo al termine di una corsa. Lewis Hamilton, hai dimostrato un’integrità e una dignità incredibili di fronte all’ingiustizia. Sei il più grande di tutti i tempi. L’epilogo degli ultimi giri domenica? Tutti sanno come stanno le cose, anche chi non ha il coraggio di ammetterlo. Congratulazioni a Max e congratulazioni a tutti i membri del team Mercedes F1 per il record di otto titoli Costruttori vinti consecutivamente. Mi auguro che a marzo del prossimo anno ci possa essere una governance che metta al centro l’integrità sportiva e l’equità in maniera che io possa tornare ad innamorarmi della F1″.