Valtteri Bottas è sicuramente un buon pilota, in grado di togliersi ancora soddisfazioni. Il finlandese ha attraversato anche un momento delicato nella sua vita, la conferma è arrivata direttamente dal pilota della Mercedes al podcast “Direct talk about me” e riprese dal sito finlandese ‘Iltalehti’. Tutto è nato dal complesso di perdere peso nel 2014 fino al pensiero di voler lasciare la Formula 1.
“Dovevo prendere un aereo e la mia ex moglie mi ha augurato che il volo andasse bene. Io le ho risposto dicendo che non mi importava se l’aereo si fosse schiantato: in tal caso sarei semplicemente morto. Questo è il tipo di pensieri che ho iniziato ad avere, come se niente avesse avuto più importanza”.
Il 2014 fu un anno veramente difficile: “ho sofferto di un grave stato di affaticamento, puramente per la mia testardaggine. Allora dovevo ridurre il mio peso al minimo e ho perso completamente il controllo”.
Infine nuove rivelazioni: “dovevo pesarmi ogni mattino e sera e il peso era sempre minore. Ero fissato e ossessionato, delle volte completavo un esercizio di corsa due volte: una con il mio allenatore, l’altro da solo senza farmi vedere. Pensavo che mi avrebbe fatto bene, ma alla lunga ovviamente non è stato così”. Poi i problemi fisici: “mi stancavo molto facilmente e non riuscivo a dormire, ogni notte mi svegliavo alle 4 del mattino e non riuscivo a riaddormentarmi. Questo ha influito sul mio benessere mentale: quando hai tolto ogni briciolo della tua forma fisica, anche il tuo lato mentale si svuota”.
“Ho sofferto di aritmia e alcune volte ho pensato che fosse la fine. Ho cominciato a sentirmi svuotato, tutta la mia vita era la F.1 e non mi piaceva per niente. Ho pensato di smettere”.