Arriva dall’Afghanistan una notizia sconvolgente: Mahjabin Hakimi, giocatrice della nazionale di pallavolo, è stata decapitata. A dare la notizia dell’orrido gesto è stata l’allenatrice: “i talebani hanno decapitato una mia giocatrice”, aveva affermato e adesso, purtroppo, è arrivata la conferma.
Il fatto è accaduto nella prima metà di ottobre: Mahjabin Hakimi, giocatrice della nazionale juniores, aveva solo 16 anni ed è stata decapitata dai talebani che dopo l’omicisdio hanno pubblicato sui social le foto della testa tagliata della ragazza.
“Qualsiasi giocatrice, ora, deve convivere con la paura. Tutte costrette a fuggire o nascondersi. Solo due sono riuscite a scappare all’estero, e i tentativi di aiuto da parte di Paesi internazionali e organizzazioni non sono andati a buon fine“, ha dichiarato l’allenatrice al Persian Independent. La conferma dell’uccisione di Hakimi è arrivata solo ora, a settimane dalla sua morte, perchè i talebani hanno anche trattenuto la sua famiglia, impedendogli così di raccontare l’orrido gesto.
“Le giocatrici hanno addirittura bruciato le loro divise per salvare le loro vite e quelle delle loro famiglie”, ha concluso l’allenatrice. Il gesto dei talebani è stato dettato dal fatto che secondo loro le donne non devono fare sport, poichè potrebbero ritrovari con volto e parti del corpo scoperti.