L’estate non è ancora finita e, dunque, nemmeno la magia azzurra che ha fatto tanto sognare l’Italia e gli italiani appassionati di sport. A Bruges continua la favola azzurra, grazie ad un Filippo Ganna davvero mostruoso. Dopo il recente secondo posto agli Europei in Trentino, il ciclista azzurro, campione olimpico nell’inseguimento a squadra, è stato autore di un altro capolavoro.
Il gigante del ciclismo si conferma campione del mondo, chiudendo la sua gara in 47.47.83, lasciandosi alle spalle Van Aert, a +5.37.
Una gara da brivido quella del verbanese, che si lascia alle spalle i padroni di casa Wout van Aert e Remco Evenepoel, rispettivamente sul secondo e terzo gradino del podio. Sul traguardo di Bruges il popolo festante non fa in tempo a vedere sedere l’idolo locale sulla hot seat che piomba sul traguardo Ganna, che chiude ancora a suo favore la partita, lanciando un urlo liberatorio mentre tra il pubblico cala il silenzio. Sei i secondi di vantaggio dal belga della Jumbo-Visma, che mai come questa parte forte, sperando forse di ammazzare la crono sin dalle prime battute: avanti in entrambi gli intertempi, prima di 6 secondi, poi di appena 86 centesimi. Pedalata dopo pedalata, da vero fuoriclasse qual è, Ganna alza l’asticella e copre i 43,3 km in 47:47:83, andando a prendersi ciò che gli spettava. Perché una volta affezionati alla maglia iridata, toglierla diventa difficile.
L’Italia lo fa ancora! Vince a casa degli avversari! Ganna ha asfaltato gli avversari belgi davanti al loro pubblico, regalando spettacolo puro, però, anche agli spettatori che hanno popolato le strade del Belgio.
Le parole di Ganna dopo la vittoria
Arrivavo con buone sensazioni ma non sapevo come sarebbe andata, avevo delle belle sensazioni nelle gambe. E’ molto importante per me aver mantenuto questa medaglia. Oggi volevo solo vincere, volevo mantenere questa maglia ancora un anno. Devo ringraziare i ragazzi belgi che mi hanno motivato per migliorarmi.