I vaccini ricevuti fuori dall’Unione Europea non sono riconosciuti in Italia e in altri paesi: niente green pass per piloti e staff di MotoGP e Formula 1

F1 e MotoGP a rischio, i vaccini fatti in Bahrain e in Qatar non sono riconosciuti in Italia: piloti e membri dello staff alle prese con antipatiche faccende burocratiche

SportFair

Piloti e staff di Formula 1 e MotoGP nei guai a seguito delle nuove normative anti-Covid italiane. In vista degli appuntamenti italiani di entrambi gli sport motoristici, previsti per metà settembre, stanno sorgendo dei problemi davvero importanti e seri che riguardano le vaccinazioni.

Piloti, staff, membri dei team e tante altre persone legate al mondo di MotoGP e Formula 1 si sono sottoposti a vaccinazione ormai mesi fa, in Qatar e in Bahrain, dove sono stati messi a disposizione dosi di Pfizer per consentire a questi due sport di proseguire le loro stagioni senza particolari problemi in giro per il mondo.

Tornati nei loro paesi di residenza, però, le persone sottoposte a vaccino hanno avuto a che fare con delle problematiche burocratiche: nessuno, infatti, ha ricevuto il green pass poichè i vaccini ricevuti fuori dall’Unione Europea non sono ritenuti validi.

È una situazione strana le varie autorità nazionali, non solo in Italia, hanno attivato una procedura automatica che scatta quando viene effettuata la prima dose, intendo nel paese d’origine, ed in quel momento si avvia una serie di passaggi che portano all’emissione del green pass. Nel nostro caso la vaccinazione è stata effettuata in un paese straniero, ovviamente l’abbiamo comunicato al rientro nella nazione d’origine, ed è stato anche registrato. Ma a quanto pare la procedura è davvero… difficile! Un collega di un’altra nazione europea si è sottoposto ad una seconda vaccinazione nel suo paese per riuscire finalmente ad avere il green pass…“, ha dichiarato uno dei vaccinati in Bahrain ai microfoni di Motorsport.

In Italia a partire dal 5 agosto è previsto il green pass in molte situazioni e dai primi di settembre sarà necessario anche per spostarsi, dunque per i piloti e tutte le persone del mondo di MotoGP e Formula 1 si prevedono giornate caotiche e stressanti nel tentativo di sbrogliare questi cavilli antipatici.

Bisogna comunque ricordare che il green pass non prevede solo ed eslcusivamente la vaccinazione, ma anche il tampone è valido (seppur solo per 48 ore) per avere il greenpass, dunque il problema potrebbe essere risolto sottoponendo tutti a tampone, anche se immaginiamo quanto possa essere antipatico e fastidioso effettuarlo almeno 3 volte in una stessa settimana.

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