L’Italia ringrazia Sonny Colbrelli, che ieri ha sfilato ai Campi Elisi di Parigi con quella bellissima maglia tricolore di campione nazionale italiano e il numero giallo per la vittoria della classifica a squadre della sua Bahrain Victorious: il ciclista bresciano ha concluso il suo 5° Tour de France a testa alta, dando lustro e dignità ai colori che ha rappresentato al meglio.
La vittoria di tappa gli è sfuggita di un soffio nelle due fughe che l’hanno visto finire terzo sul traguardo di Tignes e secondo a Saint-Gaudens, quando è giunto in lacrime vincendo lo sprint per il secondo posto su una bicicletta appositamente dipinta del tricolore per celebrare la vittoria della Nazionale italiana gli Europei di calcio del giorno precedente.
Ce l’ha messa tutta Sonny Colbrelli, ma i competitor erano di un livello altissimo. Basti pensare che in questo Tour de France di fenomeni ben 4 tappe le ha vinte un certo Cavendish, 3 tappe ciascuno per gli alieni Pogacar e Van Aert, altre 2 tappe quell’altro straordinario talento sloveno che è Mohoric, e una tappa cuascuno per Alaphilippe e van der Poel, non certo Jonnhy Pizza o Frank Piadina.
Sonny ha combattuto con i migliori del mondo ed è anche arrivato 3° nella classifica della maglia verde, dietro Cavendish e Matthews, migliorando i suoi precedenti risultati che lo hanno visto 4° nel 2019 e 5° nel 2017 nella graduatoria a punti. E’ stato un uomo squadra decisivo per la vittoria della classifica a squadre della Bahrain Victorious ed è un enorme peccato che non possa far parte della spedizione dell’Italia di Davide Cassani alle Olimpiadi di Tokyo. Ma Sonny è già il capitano designato per il Mondiale delle Fiandre, che si correrà il 26 settembre in Belgio su un percorso di 267km particolarmente adatto alle sue caratteristiche. Quel giorno l’Italia sarà tutta per lui. Prima, il 12 settembre, ci sono gli Europei a Trento su un altro percorso che stuzzica le doti di Sonny. Che pedalerà veloce affinchè la prossima stagione possa indossare una maglia ancor più prestigiosa di quella nazionale.
Intanto ringraziamo Sonny per aver dato enorme dignità ad un Tour con pochissima Italia, se non fosse per Davide Formolo splendido gregario di Pogacar e Mattia Cattaneo arrivato a Parigi 12° in classifica generale.