Il caso Salernitana comincia a preoccupare la Serie A, soprattutto dopo il ‘no’ della FIGC alla proposta di trust presentata dalle società che detengono la proprietà del club campano: una del figlio di Claudio Lotito e l’altra di suo cognato Marco Mezzaroma.
La Federazione ha stabilito come in tal modo non venga “assicurata indipendenza economica al trust rispetto alle società disponenti”, dando poi tempo alla Salernitana fino alle 20 di sabato 3 luglio per risolvere i propri problemi, così da iscrivere regolarmente il club al prossimo campionato di Serie A. Nel caso in cui questo non dovesse accadere, alcune società potrebbero ambire al ripescaggio, prendendo così il posto della Salernitana.
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Due ipotesi percorribili
Se la Salernitana non dovesse avere un nuovo proprietario entro le 20 di sabato 3 luglio, si aprirebbero due scenari: la mancata iscrizione del club alla prossima Serie A e quella dell’iscrizione con successiva decadenza, determinata dalla mancanza dei requisiti necessari per partecipare alla Serie A 2021/2022. Verificandosi la prima eventualità, sarebbe il Benevento la squadra ripescata in virtù del terzultimo posto in classifica nell’ultimo campionato di Serie A. In caso di secondo scenario, bisognerebbe rifarsi agli appositi parametri fissati dalla Figc. Tali fattori sarebbero calcolati valutando determinate statistiche definite dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio nel comunicato n. 281/A. In caso di ‘posti vacanti’ – è scritto in un comunicato – i fattori idonei a incidere in tema di ripescaggi sarebbero i seguenti:
- Classifica finale dell’ultimo campionato (con una incisività del 50% sulla selezione della squadra da ripescare)
- Tradizione sportiva della città (incisività al 25%)
- Numero medio di spettatori allo stadio dalla stagione 2014/2015 alla stagione 2018/2019 (incisività al 25%)