Nudo e crudo, senza mezze misure. Mettendo sul piatto i suoi sentimenti e le sue paure, tra cui la più grande è senza dubbio quella di andarsene troppo presto a causa del cancro.
Gianluca Vialli non si nasconde e parla apertamente del suo male, un demone subdolo con cui il capo-delegazione dell’Italia deve convivere nella speranza un domani di potersi svegliare da questo incubo. Una situazione difficile che lo stesso Vialli ha raccontato a Sogno azzurro, docu-serie di Rai Uno messa in onda il 7 giugno che anticipa in 4 puntate il debutto della Nazionale di Mancini con la Turchia, in programma venerdì 11 giugno.
Le parole di Vialli
Un intervento toccante quello di Gianluca Vialli, che non ha avuto remore nel parlare del cancro che lo ha colpito ormai da qualche anno: “sono stato un giocatore e un uomo forte ma anche fragile e penso che qualcuno possa essersi riconosciuto. Sono qui con i miei difetti, le paure e la voglia di far qualcosa di importante. Il cancro? Si tratta di un compagno di viaggio indesiderato, ma devo andare avanti, viaggiare a testa bassa senza mollare mai, sperando che si stanchi e mi lasci vivere ancora per tanti anni. Sono stato un giocatore e un uomo forte e vulnerabile. Qualcuno si può essere riconosciuto con la voglia di fare qualcosa d’importante. Lui è un compagno di viaggio, a testa bassa, senza mollare, sperando che un giorno si stanchi e mi lasci vivere serenamente gli anni che ho davanti“.