Uno Scudetto vinto e poi la separazione, che ha sorpreso tutti tranne l’Inter, che già da qualche mese aveva capito che l’avventura con Antonio Conte sarebbe finita al termine della stagione.
L’avvento della pandemia e il drastico crollo dei ricavi ha costretto il club nerazzurro a rivedere i propri piani, spingendo così l’allenatore pugliese a togliere il disturbo. Una situazione spiegata in maniera chiara da Zhang ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “sin dal primo momento in cui abbiamo rilevato l’Inter abbiamo pensato che Conte sarebbe stato il tecnico migliore per il nostro progetto. Due anni fa siamo riusciti finalmente a portarlo in nerazzurro. Io ero e resto convinto che Conte sia un tecnico vincente: è la ragione che ci ha portato a investire tanto su di lui e sulla squadra negli ultimi due anni. Già la scorsa estate la pandemia aveva notevolmente colpito i nostri ricavi ma abbiamo continuato con lui, concentrandoci sulla stagione convinti che potessimo vincere. La decisione è stata giusta”.
La pandemia
Zhang Jr. ha poi sottolineato il motivo che ha spinto Conte a lasciare l’Inter: “il conto portato dalla pandemia è tale che non possiamo non rivedere la situazione cercando dei risparmi che riportino a un prossimo equilibrio di bilancio. Dobbiamo necessariamente ridurre i costi e controllare i rischi. Questo ovviamente influenza anche le strategie di calciomercato. I nostri differenti punti di vista sulla situazione hanno portato alla separazione. Quello che non era fondamentale per lui, lo era per il club. E viceversa. Conte è un top coach, ma come presidente devo pensare alla solidità della società“.