Vincenzo Nibali rischia di non giocare un ruolo da protagonista alle prossime Olimpiadi di Tokyo, il ct Cassani infatti non sembra convinto di inserire lo Squalo nella lista dei cinque corridori al via della prova in linea prevista per il prossimo 24 luglio, ossia il giorno successivo alla cerimonia inaugurale.
Nei pensieri del commissario tecnico, stando a quanto riferito dalla Gazzetta, la squadra azzurra per i Giochi dovrebbe essere formata da Damiano Caruso, Alberto Bettiol, Gianni Moscon, Giulio Ciccone e Davide Formolo. Un quintetto niente male considerando l’esito della Corsa Rosa, nella quale tutti questi corridori hanno dimostrato di avere gamba e spunto. Nella crono, invece, gli azzurri al via saranno Filippo Ganna (campione del mondo della specialità) e uno dei cinque della prova in linea.
Decisione al Tricolore
Il ct Cassani ha parlato della situazione relativa a Vincenzo Nibali, esprimendo le proprie considerazioni: “voglio portare la formazione migliore come a Rio 2016. In Brasile, Nibali veniva dalla vittoria del Giro, adesso purtroppo la sua situazione è molto più delicata, e per colpe anche non sue. Vincenzo è un patrimonio del nostro ciclismo: non lo so, vediamo come sta nei prossimi giorni e quali sensazioni potrà avere. La decisione arriverà per il Tricolore di Imola il 20 giugno“. Lo stesso Nibali ha ben chiara la sua situazione, anche se non è detta l’ultima parola: “non è giusto abbandonare anche se le cose non vanno bene. Non ho molte stagioni davanti e mi sono sentito il dovere di onorare il Giro, che mi ha dato tantissimo. L’ho vinto due volte, gioie immense… Quest’anno però non andavo, niente da dire. L’Olimpiade rimane un puntiglio, ma certe volte volere qualcosa a ogni costo non va tanto bene. C’è ancora tanta strada davanti e al momento ci sono grandi azzurri che possono correre una grande Olimpiade, come Caruso e Moscon. Peccato per la caduta di De Marchi“.