Una beffa d’argento. Nel sincro tre metri Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi sono seconde per nove centesimi dietro alle tedesche Tina Puntzel e Lena Hentschel (307.29). Le azzurre, campionesse a Glasgow nel 2018 (ai campionati di specialità di Kiev nel 2019 non parteciparono per l’infortunio occorso alla Bertocchi durante la manifestazione), chiudono con il punteggio record di 307.20. La Russia campione in carica con Uliana Kliueva e Vitaliia Koroleva è terza staccata di sedici punti (291). E’ la quinta medaglia di Chiara Pellacani a Budapest, record dei tuffi italiani in una singola edizione continentale. Settima medaglia della spedizione azzurra. Pochi giorni fa le due azzurre si sono qualificate nella coppa del mondo di Tokyo, peraltro test event olimpico, per i Giochi dove così il sincro trampolino italiano sarà rappresentato per la quarta volta consecutiva.
Purtroppo questo argento – che mancava nello score italiano della specialità – chiude la striscia positiva di ori che durava da nove edizione consecutive (otto conquistati da Tania Cagnotto e Francesca Dallapè e uno dal duo Bertocchi/Pellacani.
Le parole delle azzurre
“Sono felice lo stesso perché stavolta mi sono divertita – dichiara senza patemi Elena Bertocchi, campionessa europea dal metro – Ho superato la delusione della gara individuale e poco importa se questo scarto non ci ha riportate sul gradino più alto. Nel pregara ero molto carica, stanotte ho dormito bene e sono riuscita a mettere questa energia in gara. Chiudo con un oro ed un argento e una qualifica olimpica questa prima parte di stagione e sono soddisfatta”. Europeo sotto i riflettori per Chiara Pellacani, otto anni più piccola della compagna, regina dei tuffi a Budapest con cinque medaglie al collo: un oro nel sincro misto dai tre metri, argento nel team event e dai tre metri e bronzo dal metro prima del podio di stasera: “Questa competizione mi ha trasmesso la consapevolezza di esser cresciuta – afferma la campionessa d’europa con Bertocchi nel sincro trampolino a Edinburgo 2018 a 15 anni e 11 mesi e nel sincro piattaforma a Kiev 2019 – Oggi ero un po’ stanca dopo tutte le gare affrontate. Sono fiera della gara della mia compagna; ci siamo divertite e cercheremo di far bene alle Olimpiadi. Lì ci saranno le cinesi, ma siamo nel lotto delle contendenti per le medaglie“.
Giovannini dodicesimo dalla piattaforma
Riccardo Giovannini è dodicesimo nella finale dalla piattaforma che chiude il programma degli Europei di Budapest di tuffi. Il 18enne di Roma – tesserato per Fiamme Oro e seguito da Fabrizio De Angelis e Francesco Dell’Uomo, decimo agli Europei di Kiev 2019 e già d’argento nel Team Event – conclude con 342.90 punti; oro, al termine di una gara da extraterrestri, all’ucraino naturalizzato russo Aleksandr Bondar con 564.35 punti, che precede il britannico Tom Daley con 533.30 e l’altro russo Viktor Minibaev con 530.05.
La gara di Giovannini inizia col doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato (63.00) e il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (63.00) ben eseguiti; dopo due rotazioni il diciottenne romano è decimo con 126.00 punti. Davanti, in una gara già stratosferica, il russo Aleksandr Bondar a quota 189.80 che precede il connazionale Viktor Minibaev secondo con 178.30. Il triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato è sporcato in partenza e leggermente scarso in entrata (62.40): Riccardo resta decimo (188.40); in testa sempre i russi Bondar (279.05) e Minibaev (262.90). Passaggio a vuoto nella quarta routine. L’azzurro scende al dodicesimo posto (216.45) con la verticale con triplo salto mortale indietro raggruppato: la verticale è ben tenuta ma l’ingresso in acqua è troppo anticipato. Prime tre posizioni che non mutano: comanda Bondar (372.65), poi Minibaev (349.30) e Daley (364.75) che regala spettacolo con una verticale con triplo salto mortale indietro carpiato (99.75). Riccardo perde un po’ di fiducia e anche il triplo salto mortale e mezzo indietro raggruppato (54.45) è impreciso. Bondar resta primo con 472.55; Daley (455.90) e Minibaev (443.65) si invertono le posizioni. Giovannini chiude il suo programma con un eccellente doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo (72.00) e 342.90 punti che valgono il 12esimo posto. Vince Aleksandr Bondar con 564.35 punti, che precede il britannico Tom Daley con 533.30 e l’altro russo Viktor Minibaev con 530.05.