Rosso opaco e una spruzzata di verde sul cofano: la Ferrari presenta al mondo la nuova SF21

La presentazione della nuova Ferrari ha acceso i riflettori sulla splendida SF21, che verrà affidata a Leclerc e Sainz per riscattare la pessima stagione appena trascorsa

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Countdown terminato, riflettori accesi e adrenalina alle stelle. E’ il giorno della presentazione della nuova Ferrari, ribattezzata SF21, che si mostra al mondo in tutta la propria bellezza caratterizzata dall’iconico ‘rosso’ che identifica da sempre le monoposto del Cavallino.

Una colorazione leggermente più opaca rispetto agli anni scorsi, che presenta inoltre sul cofano una spruzzata di verde, per esaltare il marchio ‘Mission Winnow’. Un ‘unveiling’ inedito, impreziosito dalla presenza di una line-up nuova di zecca, formata da Charles Leclerc e da Carlos Sainz Jr, giunto a Maranello al posto di Sebastian Vettel.

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Le novità

Le novità però non riguardano solo la coppia di piloti, bensì anche le caratteristiche della Ferrari SF21, evolutasi rispetto alla SF1000 soprattutto nel settore aerodinamico. Una monoposto simile alla precedente, visto il congelamento di alcune componenti previsto dal regolamento, ma più innovativa soprattutto nel retrotreno e nel motore, elemento quest’ultimo su cui Binotto e i suoi uomini puntano molto per riscattare il pessimo 2020. Il tempo dell’attesa dunque è terminato, si accendono i riflettori sulla nuova Ferrari SF21 di Leclerc e Sainz.

Le parole del presidente Elkann

Il presidente John Elkann ha voluto tranquillizzare i tifosi della Ferrari, promettendo battaglia nella stagione di Formula 1 che sta per cominciare: “il 2020 è alle nostre spalle, ma non sarà dimenticato, anzi ci renderà più forti. Il 2021 è qui e non vediamo l’ora di tornare in pista. È stato eccitante vedere come Charles e Carlos hanno contribuito, assieme ai nostri tecnici e meccanici, alla preparazione della stagione. Questa eccitazione si può toccare con mano: tutti sono ansiosi di mettere in pista la vettura e dare il massimo. La presentazione è un momento molto speciale, il momento della verità. Ai nostri tifosi, agli appassionati della Formula 1: tutti noi in Ferrari vogliamo assicurarvi che onoreremo il nome del nostro fondatore Enzo Ferrari e che inizieremo il campionato 2021 con il suo spirito vincente. Grazie”.

Le parole di Mattia Binotto

Binotto
Foto di EPA/Zsolt Czegledi / Ansa

Impaziente di cominciare la nuova stagione, Mattia Binotto ha presentato la nuova SF21: “è una vettura che nasce da quella dell’anno scorso, per motivi anche regolamentari è in parte congelata, però è una vettura che abbiamo cercato di migliorare in tutte le sue aree ovunque fosse possibile. L’aerodinamica è rivista, la power unit è completamente nuova. È una vettura che cambia anche nella sua livrea. Come vedete il posteriore della vettura richiama l’amaranto della primissima vettura da corsa della Ferrari, la 125 S, lo stesso colore che abbiamo usato l’anno scorso al Mugello per celebrare e festeggiare i nostri 1000 Gran Premi. Questa è una stagione di grandi sfide, partiamo visivamente dalla nostra storia, ma ci proiettiamo verso il futuro sempre contraddistinto dal nostro rosso Ferrari”.

Le parole di Laurent Mekies

Partire dal 2020 per affrontare al meglio il 2021, questo il monito di Laurent Mekies: “la stagione 2021 parte dalle lezioni che abbiamo imparato dal 2020, che è stato estremamente difficile. La scorsa stagione ci ha messo alla prova, sia in fabbrica che in pista. Abbiamo cercato di imparare dai nostri errori. Abbiamo provato a migliorare in quelle aree nelle quali semplicemente non siamo stati abbastanza forti. Naturalmente nel contesto dei regolamenti tecnici congelati e dei nuovi regolamenti finanziari sappiamo che c’è un limite alla velocità con cui possiamo cambiare le cose, ma abbiamo cercato di ricostruire metodicamente la nostra strada per tornare nella parte più competitiva della griglia. Come squadra cercheremo di estrarre il massimo dal potenziale della monoposto; a prescindere da quello che sarà il livello assoluto di competitività della macchina. Il nostro obiettivo è di fare il massimo nei weekend di gara e di fornire alla fabbrica i giusti feedback, operando come una squadra unita e solida”.

L’analisi del telaio della SF21

Importante ed esaustiva la spiegazione di Enrico Cardile, responsabile telaistico della Ferrari, che ha spiegato il lavoro svolto dagli uomini in rosso: “per la SF21 abbiamo dovuto scegliere un’area della vettura sulla quale concentrare maggiormente i nostri sforzi. Abbiamo scelto la parte posteriore ridisegnando un nuovo cambio e nuove sospensioni. Questo, in aggiunta al lavoro svolto con i colleghi della power unit, ha permesso di ottenere un retrotreno molto più rastremato rispetto a quello della SF-1000. Anche il sistema di raffreddamento è stato oggetto delle nostre attenzioni, abbiamo aumentato l’autorità del radiatore centrale e abbiamo disegnato un bodywork più downwashing della SF-1000. L’aerodinamica è stata una di quelle aree impattate dalle modifiche regolamentari volte a ridurre la capacità di sviluppare carico verticale a salvaguardia dell’integrità delle gomme. Per questo motivo quando abbiamo cominciato lo sviluppo aerodinamico della vettura ci siamo dati due obiettivi, da una parte recuperare il carico verticale perso al contempo riducendo la resistenza all’avanzamento della vettura. La parte anteriore della vettura da regolamento ha subito interventi decisamente meno radicali. Abbiamo sviluppato una nuova ala anteriore che lavora con un naso di nuova concezione, ma telaio e sospensioni anteriori sono quelle della SF-1000. Le sfide di certo non ci spaventano, le affronteremo come sempre uniti, coi i pieni per terra, consapevoli che dovremo lavorare tanto e bene per onorare al meglio il nome che portiamo”.

L’analisi della power unit della SF21

Non poteva mancare poi l’analisi della nuova power unit, svolta dal responsabile Enrico Gualtieri: “Enzo Ferrari diceva che il motore è il cuore di una monoposto, che ha un’ anima. Questo descrive la responsabilità che tutti noi motoristi in Ferrari sentiamo quando ripensiamo alle sue parole. A Maranello esiste una straordinaria cultura motoristica, ma sappiamo che i successi del passato non sono una garanzia per quelli futuri. Sappiamo che una storia gloriosa non è garanzia di vittoria, nel nostro sport è necessaria un’attenzione maniacale alle proprie aree di miglioramento. Bisogna imparare costantemente dagli errori e dalle sconfitte e lavorare sodo, con umiltà. Questa consapevolezza, unita alla nostra passione ed alle competenze nostre e dei nostri partner tecnici, l’abbiamo riversata sul progetto power unit 065/6 per la stagione 2021. Insieme ai colleghi del telaio abbiamo lavorato tanto sul layout della power unit per cercare di rendere più efficace possibile il progetto complessivo della vettura. Sul motore a combustione interna abbiamo continuamente lavorato per cercare di aumentare il grado di efficienza termica del motore stesso insieme a Shell. Questo ha portato ad un vantaggio stimabile in oltre un decimo di secondo nel tempo sul giro. Abbiamo lavorato tanto sul turbocompressore, sulla parte di alimentazione per seguire le esigenze del motore, e sulla sua parte di efficienza, per aumentare il recupero di energia dai gas di scarico. Stiamo anche lavorando sul sistema ibrido, sulla sua parte elettronica, per cercare di rivedere e ottimizzare tutte le componenti. Abbiamo messo tanta energia in questo progetto, ma al tempo stesso stiamo già lavorando su quella del 2022, che debutterà in pista il prossimo anno e che sarà ancora più importante perché accompagnerà la scuderia per almeno un triennio”.

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