Un allenatore controverso ma al tempo stesso vincente, capace di tirare fuori dai suoi giocatori qualità e doti nascoste. José Mourinho ha costruito la sua carriera sulle motivazioni e sulla gestione dello spogliatoio, due must del suo modo di allenare.
Ne sanno qualcosa principalmente i giocatori dell’Inter, che con il portoghese sono riusciti a centrare nel 2010 l’esaltante Triplete. Ricordi indelebili per Julio Cesar, che ha rivelato a ‘theplayerstribune.com’ alcuni retroscena particolari del suo rapporto con Mourinho.
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Portiere di Serie C
Tornando con la mente alla stagione 2008/2009, Julio Cesar ha ripercorso il suo rapporto con José Mourinho: “eravamo come padre e figlio. E poi è diventato più… beh, diciamo che è diventato solo più complesso. Quando è arrivata la primavera del 2010 eravamo in lotta per lo scudetto, la Coppa Italia e la Champions League. Io stavo giocando male, avevo perso fiducia in me stesso. Un giorno, mentre mi stavo riscaldando prima dell’allenamento, Mourinho si avvicinò e mi disse, con una voce fredda come il ghiaccio: ‘senti, tu sei passato da essere il migliore portiere del mondo a un portiere di Serie C’. Non importava chi eri, lui ti criticava davanti a tutti. Ma la cosa è che non tutti reagiscono bene a questo tipo di atteggiamento. E io ero uno di questi. Ho perso la fiducia. In campo, mi sentivo ancora più insicuro”.