Le cause dell’incidente che ha portato alla morte di Kobe Bryant, della figlia Gigi e di altre sette persone sono state rese note all’interno di una perizia diffusa oggi dal National Transportation Safety Board.
Lo schianto, avvenuto il 26 gennaio 2020, si è verificato per colpa del pilota Ara Zobayan, che ha attraversato volontariamente la perturbazione ignorando il divieto. Una scelta costata la vita a nove persone, tra cui Kobe Bryant e la figlia Gianna.
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L’accusa
La perizia del National Transportation Safety Board ha fatto luce sulle cause dell’incidente che ha portato alla morte di Kobe Bryant e della figlia, ma la vedova Vanessa ha comunque puntato il dito contro la società proprietaria dell’elicottero, sul quale non era installata la ‘scatola nera’, ritenuta non necessaria. La battaglia legale è lontana dal concludersi, la famiglia Bryant e i parenti delle altre vittime non hanno intenzione di arrendersi finché non verranno accertate le eventuali responsabilità