Sono passati già due mesi dalla morte di Maradona, avvenuta nella sua casa di Tigre lo scorso 25 novembre.
Un decesso che ha fatto immediatamente scattare un’inchiesta da parte della procura di San Isidro, con l’obiettivo di accertare eventuali responsabilità. Due al momento gli indagati, il medico Leopoldo Luque e la psichiatra Agustina Cosachov, ma la posizione del primo è quella più compromessa, dopo che gli inquirenti hanno accertato la falsificazione della firma di Maradona compiuta da Luque.
L’inchiesta della procura di Napoli
A distanza di due mesi dalla morte di Maradona, un’altra inchiesta è stata avviata ma questa volta dalla procura di Napoli, che vuole vederci chiaro su una statua dedicata al Pibe non ancora costruita. Il Comune ha lanciato una raccolta fondi, tramite la procedura del crowdfunding, con l’obiettivo di stanziare una cifra per la costruzione di una statua in onore di Maradona. Ieri la Digos di Napoli si è recata negli uffici di Palazzo San Giacomo, sede del Comune, per sequestrare documenti riguardanti il progetto, provando ad accertare l’attuazione di eventuali pressioni da parte del mondo ultras.