Papa Francesco ha lanciato questa mattina una dura frecciatina nei confronti di quei cristiani che, nel recitare la Bibbia, recitano i versi a memoria senza saperne il significato.
Un atteggiamento che il Pontefice ha condannato nel corso dell’Udienza Generale nella Biblioteca del Palazzo Apostolico in Vaticano, utilizzando parole chiare e abbastanza nette. Secondo il Papa servono cuore e passione per recitare la parole del Signore, che altrimenti resta lettera morta imprigionata su un papiro.
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Le parole di Papa Francesco
Nel corso dell’Udienza Generale, Papa Francesco non è stato tenero nei confronti di una parte del popolo cristiano: “a me da un po’ fastidio quando sento cristiani che recitano versetti della Bibbia come i pappagalli. Recitando a memoria non ti sei incontrato con il Signore con quel versetto. Non è un problema di memoria ma di memoria del cuore, quella che ti apre all’incontro con il Signore e quel versetto quella parola ti porta all’incontro con il Signore. Le parole della Sacra Scrittura non sono state scritte per restare imprigionate sul papiro, sulla pergamena o sulla carta, ma per essere accolte da una persona che prega, facendole germogliare nel proprio cuore“.