E’ cresciuto in fretta, esordendo giovanissimo in Formula 1 e centrando subito la prima vittoria al debutto in Red Bull. Max Verstappen non si è mai fatto aspettare troppo, merito del padre Jos che lo ha cresciuto in maniera molto particolare.
Come? A pugni e cazzotti sul casco, come rivelato dallo stesso ex pilota ai microfoni di Marca: “ai tempi del kart, quando andava piano nelle fasi preliminari, lo colpivo più volte sul casco. Era il Mondiale e non avevo dubbi che avremmo potuto vincerlo. Dopo di che è diventato il migliore in classifica, vincendo tutte le gare: preliminari, semifinali e la finale“.
Max annuisce
Un retroscena confermato da Max Verstappen, seduto accanto al padre durante il racconto: “quando mi colpiva pensavo: ‘che cosa sta succedendo qui?’ La verità è che guidavo molto male. Mi ha detto: ‘non sai guidare normalmente? Raccogli le nostre cose e andiamocene’. Da lì mi sono trasformato e ho vinto“.