E’ stata una delle serie più viste su Netflix nell’ultimo anno, conquistando il pubblico e tenendolo incollato allo schermo. ‘The Last Dance‘ ha sicuramente avuto un gran seguito, coinvolgendo non solo la gente comune ma anche i personaggi sportivi, curiosi di conoscere i retroscena della carriera di Michael Jordan, senza dubbio il più grande giocatore di basket della storia. A qualcuno però la serie non è piaciuta, per il semplice motivo che non ha descritto la realtà dei fatti, modificandola a favore di MJ.
Le accuse di Scottie Pippen
Chi ha puntato il dito contro Michael Jordan è stato Scottie Pippen, compagno di squadra di MJ nei Chicago Bulls e protagonista insieme a lui della serie ‘The Last Dance’. Intervistato dal Guardian, Pippen ha ammesso: “non credo che la ricostruzione posso dirsi accurata, almeno per quel che riguarda il racconto legato a una delle più grandi squadre di pallacanestro della storia. È evidente che sia un modo per porre al centro la figura di MJ, per glorificarlo. In parte forse è stato anche controproducente per lui, perché la gente ha visto quale fosse la sua personalità. L’ho fatto presente anche a Jordan e lui ha accettato il mio punto di vista. Gli ho detto che non ero molto soddisfatto e lui mi ha risposto: ‘Hai ragione’. Questo è quanto“.