Sono tanti i misteri che aleggiano intorno alla morte di Maradona, avvenuta lo scorso 25 novembre. Il Pibe è morto nella sua casa di Tigre per un arresto cardiorespiratorio, che non gli ha lasciato scampo spegnendo la sua vita all’età di 60 anni. La procura di San Isidro ha avviato un’indagine per capire come siano andati i fatti, iscrivendo nel registro degli indagati Leopoldo Luque, il medico personale di Maradona accusato di omicidio colposo.
Una situazione intricata su cui si è soffermato anche Hugo, il fratello del Pibe de Oro, che ha parlato in diretta a ‘Live Non è la D’Urso’: “l’unico che gli stava accanto è mio nipote, che per lui era come un figlio, lo affiancavano infermiera e dottore, ma non voleva nessuno in camera. Non so cosa sia successo e mi auguro che non sia stata trascurata la sua vita, o che ci sia stato qualche errore da parte dei medici. Ora ci sono le indagini, ci penseranno gli avvocati e la polizia in Argentina, se è vero quello che stanno dicendo mi fa il doppio del male perché non meritava di esser lasciato solo. Quello che mi sembra strano è che quando hanno chiamato l’ambulanza non è stato detto il nome di mio fratello, né il medico ne l’infermiera hanno fatto il nome di Maradona“.