Giornata alquanto positiva per Vincenzo Nibali, che chiude al settimo posto la terza tappa del Giro d’Italia e rimane nella top ten della classifica generale. Un ottimo risultato per lo Squalo, che vede crollare Thomas e Yates nella scalata all’Etna, mettendosi nettamente alle spalle due avversari diretti per la vittoria finale.
Nel post tappa però sono pochi i sorrisi per il siciliano, intervenuto ai microfoni dell’ANSA per esprimere le proprie sensazioni: “nelle corse a tappe ogni giorno è diverso da un altro, specialmente quando si aggiungono fattori imprevedibili, che possono cambiare repentinamente la situazione in gara. Afa e caldo all’inizio, poi freddo, vento, pioggia sull’Etna. A questo aggiungiamo che siamo alla terza tappa e abbiamo già affrontato una frazione tosta. Sono tutti elementi che condizionano e oggi ne abbiamo avuto prova tangibile. Ho visto di sfuggita la caduta di Thomas ma, quando è rientrato in gruppo, teneva tranquillamente le posizioni di testa: onestamente, non mi aspettavo stesse così male. Lo stesso vale per Simon Yates, sia pure per motivi diversi. Per esperienza non sono sorpreso dal fatto che una salita così dura nella prima settimana possa fare danni. Chi più, chi meno deve rodare le gambe: se trovi la giornata sbagliata, paghi”.
Lo Squalo poi ha concluso: “avversari a parte guardo alla mia corsa e sono soddisfatto; dico, altresì, che bisogna tenere i piedi ben piantati a terra. Ripeto: siamo solo al terzo giorno di gara. Come non mi sono scomposto dopo la crono, non è il caso di cedere a facili entusiasmi ora. Sarà banale da dire, ma i grandi giri vanno costruiti giorno dopo giorno. Giornate come quella di oggi mi danno più serenità, ma la concentrazione è altissima: tengo molto a questo Giro“.