Il primo week-end di Misano ha regalato un sorriso alla Suzuki, riuscita a conquistare un ottimo podio con Joan Mir nel finale, grazie al sorpasso effettuato dallo spagnolo nei confronti di Valentino Rossi.
Un piccolo risarcimento dopo le delusioni delle ultime gare, dove la Casa di Hamamatsu ha avuto da ridire con la Direzione Gara. Episodi spiacevoli che hanno spinto Davide Brivio a lamentarsi ai microfoni di Motorsport.com: “penso che si dia troppa importanza ai commissari in una disciplina in cui difficilmente dovrebbero essere coinvolti. Non si tratta di calcio o di basket, che hanno bisogno di un arbitro per giudicare se un’azione sia fallosa o meno. Sono gare in cui chi arriva per primo al traguardo vince. L’intervento dei commissari dovrebbe essere ridotto il più possibile, questo si ottiene con regole più precise. Il controllo è necessario, ma quello che succede oggi condiziona troppo i risultati“.
Brivio poi ha proseguito: “alcune regole dipendono troppo dall’interpretazione dei commissari. E quando accade ciò, si apre la porta a giudizi soggettivi come nei casi della violazione dei track limits. La Direzione Gara dice che la regola è chiara, e che non si può andare sul verde se il pilota che lo fa ‘ne trae un chiaro vantaggio’. Ma naturalmente, la mia interpretazione di ciò che è un chiaro vantaggio può essere diversa dalla loro. Si scopre poi che si possono superare i limiti della pista fino a quattro volte prima di essere penalizzati. Quindi i piloti rischiano più del dovuto, perché sanno che possono andare lunghi quattro volte senza che gli succeda nulla. Il principio di questo sport è che le moto devono rimanere sulla pista“.