L’incidente avvenuto in Austria domenica scorsa tra Zarco e Morbidelli è ancora negli occhi di tutti, compresa l’immagine delle due moto che sfiorano Viñales e Rossi al tornantino. Una tragedia sfiorata, su cui si è soffermato anche Giacomo Agostini, che di questi incidenti in vita sua ne ha visti eccome.
Intervenuto alla Gazzetta dello Sport, l’ex motociclista italiano ha ammesso: “ieri ho aperto il portafoglio e tirato fuori due vecchi santini ormai sgualciti che ho da tanti anni: il primo è quello di Santa Maria della Creta, protettrice dei motociclisti, l’altro è di Papa Giovanni XXIII. Ho detto loro grazie, perché domenica ‘Qualcuno’ lassù in cielo ha evitato una strage. Credo che anche calcolandolo con un computer sia quasi impossibile che si ripresenti qualcosa di simile: le moto di Morbidelli e Zarco che passano tra le Yamaha di Viñales e Rossi senza che nessuno venga colpito. È stato qualcosa di bestiale, fosse finita in un altro modo per il nostro sport sarebbe stato un colpo da ko”.
Agostini poi ha proseguito: “a vedere le immagini mi sono impressionato anche io, che pure nella mia carriera ne ho viste davvero tante, ma se solo provi a pensare a quello che una massa di metallo di 150 chili può fare se ti colpisce a quella velocità… Mi è capitato di passare dopo un incidente tra una testa e un corpo e mezz’ora dopo ripartire. Sarà cinico, ma è il nostro lavoro, oltre che la nostra passione“.
Sul crash tra Morbidelli e Zarco, l’ex pilota motociclistico ha ammesso: “l’incidente tra Zarco e Morbidelli è stato bruttissimo, però non mi è piaciuto sentire usare certi termini, parlare di mezzo assassino. Ho letto che c’è chi dice che Zarco ha frenato apposta, ma credo che nessuno sia così incosciente da farlo, perché in quel momento metti a repentaglio anche la tua vita, oltre che quella degli altri. Dalle immagini mi sembra di capire che Zarco ha visto un varco ed è entrato, come qualsiasi pilota farebbe e fa. I piloti sono sempre stati aggressivi, se vuoi vincere devi esserlo. Un gentleman, chi è troppo signore o prudente, non sarà mai campione del mondo. Non voglio assolvere Zarco, c’è da capire che serve rispetto e attenzione, ma non gli do del criminale“.