E’ calato il sipario sul primo camp di allenamento del gruppo ‘italiano’ della Trek-Segafredo, guidato dall’esperienza di Vincenzo Nibali insieme a Giulio Ciccone, Gianluca Brambilla, Nicola Conci, Jacopo Mosca, Pieter Weening e Antonio Nibali.
Lo Squalo ha tracciato un primo bilancio dopo i primi giorni di lavoro, parlando al sito ufficiale della Trek e svelando le sue sensazioni: “i successi si costruiscono sulle fondamenta della squadra. Durante il camp ho sentito intorno a me grande voglia di gareggiare, competere e di farlo bene. C’era una grande unità d’intenti, che ho avvertito anche durante il lockdown. La Trek-Segafredo ha mostrato un eccezionale spirito di squadra, una cosa che non si può mai dare per scontata. Ora che abbiamo potuto lavorare fianco a fianco, sentiamo di aver fatto dei passi avanti. Ciccone? Con lui si è creata una grande intesa. Lui è forte, pieno di energia e ha una determinazione fuori dal comune. Anche se è giovane, Giulio è un vero uomo squadra. Siamo tutti felici del lavoro che abbiamo svolto, ora non vediamo l’ora di metterci alla prova in corse”.
Sull’avvio di stagione, Nibali ha ammesso: “sarà una partenza a tutto gas, senza termini di paragone. Il caldo sarà un fattore determinante ed è impossibile predire come il fisico potrà reagire alle difficoltà della Sanremo o del Lombardia corse ad agosto. Il Giro d’Italia? Ci saranno avversari forti come Richard Carapaz, Jakob Fuglsang e Simon Yates, oltre a uno che potrebbe essere una grande sorpresa come Remco Evenepoel. Lui è forte, ha personalità e mi piace. Ma solo la strada dirà se sarà in grado di fare bene in una corsa di tre settimane. Poi, sono contento che ci sarà Peter Sagan: lui renderà il Giro ancora più speciale”.