Negli ultimi anni di carriera, Joakim Noah si è allontanato dai livelli espressi ai Bulls. Qualche infortunio di troppo, una condizione fisica complicata e alcuni guai extra-campo lo hanno allontanato dall’orbita titolo alla quale sognava di arrivare quando vestiva la casacca di Chicago insieme a Derrick Rose.
Il figlio del tennista Yannick Noah, ha colto al volo l’opportunità offertagli dai Los Angeles Clippers che, suppur affidandogli un ruolo marginale nel roster, gli hanno permesso di tornare ad inseguire il sogno di vincere un anello. Eventualità che rende Noah molto grato alla franchigia losangelina, come spiegato a The Athletic: “so di essere in un ambiente valorizzato da una cultura vincente e da un unico obiettivo: vincere. Non posso chiedere di più, né avanzare pretese di minuti in campo, ma ho il dovere di ripagare la fiducia facendomi trovare pronto in qualunque momento Doc Rivers scelga di schierarmi. Non dovete più paragonarmi agli anni da All-Star, perché ora sono un veterano che, dove non può più arrivare con il fisico, arriva con l’esperienza. Aiuterò i ragazzi giovani a crescere, soprattutto Zubac ed Harrell, trasmettendo loro consigli utili da impiegare in campo. Lo scorso settembre stavo già per provare con i Clippers, ma mi sono infortunato al tendine d’Achille. Sapevo bene che, se mi fossi allenato comunque, i Clippers avrebbero richiamato ed io sarei stato pronto. Ho lavorato duro con la speranza che fossero ancora interessati a me e così è stato; non parlo di soldi o di bonus, ma delle loro ambizioni di titolo. Ora posso ancora inseguire quel sogno di una vita“.