Coronavirus, il duro sfogo di Marcello Lippi: “il presente è vomitevole, andiamo su Marte e poi non troviamo un vaccino”

L'ex ct della Nazionale Italiana ha espresso il proprio punto di vista su come sia stata gestita in Italia l'emergenza Coronavirus

SportFair

Uno sfogo in piena regola, dettato anche dalla difficoltà con cui l’Italia sta uscendo dall’emergenza Coronavirus.

San Siro
Marco Luzzani/Getty Images

Marcello Lippi non si è morso la lingua, esprimendo in maniera dura il suo pensiero sulle scelte del Governo intervenendo alla trasmissione radiofonica Deejay Football Club: “il presente è vomitevole, a me fa incazzare. Non sento altro di parlare di essere uniti e coesi e ognuno pensa ai cavoli suoi, alle poltrone a tutti i livelli. Qua viene tutto strumentalizzato, chi fa le cose bene viene sputtanato. Siamo nel 2020, andiamo su Marte e non siamo capaci a trovare un vaccino o una medicina. Ognuno fa i cavoli suoi. Perché non bisogna ripartire? Non siamo più nella situazione di due mesi fa. C’è demagogia intorno al calcio, ma è un’industria”.

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