Coronavirus, lo sfogo dello chef Alessandro Borghese: “lo Stato sta radendo al suolo la ristorazione italiana”

Il noto chef italiano ha espresso tutta la sua preoccupazione per il mondo della ristorazione, a rischio fallimento a causa della pandemia

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Uno sfogo in piena regola, dettato dall’assenza dello Stato italiano, che sta causando la chiusura di molte attività.

A risentire maggiormente dell’emergenza Coronavirus è il settore della ristorazione che, secondo il noto chef Alessandro Borghese, rischia di finire al collasso: “l’assenza dello Stato sta radendo al suolo la ristorazione italiana. Non solo manca sostegno economico ad un settore che è il fiore all’occhiello del Paese, ma anche le regole per iniziare a progettare la ripartenza non ci sono” le parole di Borghese al Corsera. “Ora siamo fermi. È tutto chiuso. E sto anticipando l’assegno della cassa integrazione ai miei 64 collaboratori: non potevo permettere attendessero mesi prima dell’arrivo dei fondi a causa della burocrazia. Ma così non si può resistere a lungo. Un altro mese. Se le cose non si smuovono dovrò decidere cosa fare con il personale, le spese d’affitto e le bollette. Ma è un’evenienza in cui spero di non dovermi trovare”.

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