Nicolas Jarry è stato squalificato per 11 mesi a seguito di un caso di doping molto controverso. Il cileno è risultato positivo a due tipi di steroidi ad inizio anno ed il numero 89 del ranking ATP è riuscito a dimostrare l’assunzione di vitamine contaminate prodotte in Brasile, senza però evitare la mano pesante dell’ITF.
Jarry ai microfoni di “La Tercera” ha lanciato un appello chiedendo d’essere creduto: “Le persone devono credere alla mia innocenza, non ho mai provato ad imbrogliare. È stata sfortuna, una contaminazione di pillole. D’altronde con le quantità che hanno trovato di questo materiale nel mio corpo è chiaro che l’importo era insufficiente e che non avrebbe mai potuto fare realmente effetto. Come ha detto il mio avvocato è come una piccola palla di sale in una piscina olimpica. Anche tre giorni prima di questo test dove sono stato trovato positivo, ho fatto un altro controllo e non ho avuto problemi.
Accetto la sanzione che mi è stata imposta, ma anche perché li si afferma che non mi sono mai dopato e non ho mai imbrogliato. La sanzione c’è perché ci sono regole che stabiliscono che sono responsabile di tutto ciò che è presente nel mio corpo. Con questi test uno deve essere perfetto e a volte non esiste la perfezione. Il maggior danno che mi è stato fatto è stato quello relativo alla mia reputazione“.