“Il nostro è uno sport diverso, si viaggia di Paese in Paese ogni settimana. Dobbiamo essere responsabili. Mi sembra difficile che si torni a giocare nel breve o medio termine. Prima bisogna superare questa tragedia, se poi si potesse riprendere a porte chiuse, sarei felice di farlo”. Rafa Nadal, parlando ad Onda Cero, ha espresso tutte le sue perplessità in merito al ritorno in campo per quanto concerne il tennis.
Rafa ha raccontato inoltre l’inizio dell’incubo Coronavirus: “All’inizio le notizie erano così terribili che non avevo voglia di fare nulla, poi col passare dei giorni sono tornato alla mia routine e a pensare positivo. L’annullamento di Indian Wells? Il giorno dopo è stato proclamato lo stato di emergenza anche se la cosa mi ha sorpreso relativamente, visto quanto stava succedendo in Italia”. Nadal affronta la quarantena senza avere modo di allenarsi in un campo da tennis: “Non ho un campo a casa ed è la cosa che meno mi interessa in questo momento. Faccio i miei esercizi perché il corpo resti attivo ma sono consapevole che è una cosa seria, che andrà per le lunghe”.