Dalla fascia di capitano a Dybala al rapporto con Totti, sono questi i temi analizzati da Alex Del Piero nel corso del suo intervento a Sky Sport.
Direttamente da Los Angeles, dove sta trascorrendo il periodo di quarantena in seguito all’emergenza Coronavirus, l’ex capitano della Juventus è partito dalla Joya: “Paulo ha già portato qualche volta la fascia e se è già avvenuto è perché l’ambiente lo reputa all’altezza. Per quanto lo conosco personalmente, credo che la sua maturità sia cresciuta tantissimo, in primis per la reazione che ha avuto dopo quest’estate. Un aspetto che sottolinea la crescita in termini di personalità. È sempre stato disponibile e dedito al lavoro e penso sia completo anche sotto questo aspetto“.
Sul suo rapporto con la Juve: “tifavo Juve da bambino, poi ci ho giocato in tutta la carriera e ho vinto tutto quello che si poteva, anche la Serie B rimanendo, e poi lo scudetto dopo esser risaliti. Quella è stata l’apoteosi, un’emozione che va al di là perché ciò che è successo in quella stagione è stato unico. Ho giocato 19 anni lì, tra alti e bassi, vittorie e sconfitte: è un altalenarsi di vita calcistica, ma non soltanto. Da bambino guardavo con meno mezzi i miei idoli, la maglia fuori dai pantaloncini ad esempio la metteva solo Platini“.
Del Piero poi ha chiarito un aspetto sul rapporto con Totti: “qualcuno diceva che c’era della ruggine tra di noi, ma non c’è mai stata. Uno dei nostri video più famosi era quello in cui dicevamo una barzelletta e non ci riuscivamo dalle risate, per dare l’idea del rapporto. Lui è stato un campione, non c’era bisogno di parlare molto in campo, perché si percepiscono subito certe vibrazioni e l’intesa è facile quando si gioca con campioni del suo livello. Che domanda vorrei fargli? Gli chiederei, visto che siamo cresciuti insieme e abbiamo fatto carriere simili, come vedeva la figura mia e della Juventus: se emergevano analogie, competitività o altro“.