“Il mio corpo mi ha chiesto, Hey amico, ma cosa cavolo stai facendo? È il 13 marzo, ci stiamo preparando per i playoff, perché blocchi tutto?” Sono le parole di LeBron James, il quale sembra essere quasi rassegnato all’amaro destino provocato dal Coronavirus, vale a dire quarantena e attesa spasmodica di poter tornare in campo.
LeBron ha partecipato ad un Podcast Road Trippin’ assieme agli ex compagni Frye e Jefferson, all’interno del quale ha anche parlato delle ipotesi che si stanno facendo per la ripresa del campionato NBA. Innanzi tutto la stella dei Lakers è contraria a giocare senza tifosi: “Cos’è lo sport se non ci sono tifosi? Manca tutto il divertimento, mancano le gioie e i dolori. Non c’è quella sensazione di sfida per cui vai in trasferta e vuoi distruggere la squadra di casa e zittire i loro tifosi, e viceversa. Certo, giochi contro i tuoi avversari, ma per tirare fuori il meglio dello spirito competitivo in noi giocatori aiuta sapere che vai a giocare in un ambiente ostile e hai la chance di prendere a calci nel sedere i tifosi avversari. Ovvio che vorrei tornare in campo, ma se si risolve tutto nel giocare 5 vs. 5 allora in palestre vuote allora assomiglierebbe molto più a una partitella di allenamento: scendi in campo, qualcuno porta una telecamera, riprende l’allenamento e ne fa uno streaming live. Senza tifosi cambia veramente tutto, non riesco a immaginarmi un evento sportivo: è una dinamica davvero strana”.
LeBron svela di voler cambiare anche le sue abitudini pre partita dopo quanto accaduto col Coronavirus: “Non darò mai più un high five per il resto della mia vita. Dopo tutta questa cosa del coronavirus? Potete scommetterci: basta high five, e vi assicuro che con questo sono finite anche tutte le elaborate coreografie di saluti e strette di mano prima della palla a due. Se non ci credete, aspettate di vedermi ancora in campo e ve ne accorgerete”. Partire subito dai playoff non piacerebbe a LeBron: “No, almeno 5-10 partite ancora di stagione regolare bisogna prevederle: passare subito ai playoff vorrebbe dire tenere in zero conto gli sforzi fatti in 60 e più gare lottando per la miglior posizione possibile”.