Dopo i casi di Jannik Sinner e Iga Swiatek il Comitato Esecutivo della Wada ha deciso di rivedere il regolamento antidoping a partire dal 1° gennaio 2027, in particolare in merito a eventuali contaminazioni e ai livelli di concentrazione di sostanze proibite per cui si configura la positività.
Dal 2027 infatti non si parlerà più di “prodotto contaminato”, ma di “fonte di contaminazione”, un caso che prevede fra gli altri “l’ingestione di una medicina che contiene la sostanza proibita la quale non è specificata nell’etichetta o la cui presenza non può essere identificata con una ragionevole ricerca Internet; la consumazione di cibo o bevanda, come per esempio carne o acqua contaminata, che contiene la sostanza proibita senza che ci fosse un avvertimento o altra comunicazione che notifichi la possibile presenza della stessa;
l’esposizione alla sostanza proibita che era stata usata o posseduta da una terza persona, sia attraverso il contatto diretto dell’atleta con la terza persona oppure attraverso il contatto con oggetti toccati o maneggiati dalla terza persona; oppure attraverso contaminazione ambientale.”