Settebello squalificato, interviene il ct Campagna: “ecco cosa è successo con gli arbitri a Parigi”

Il ct del Settebello respinge le accuse di violenza sui direttori di gara alle Olimpiadi dopo la squalifica

SportFair

Sandro Campagna, il ct del Settebello, dopo la squalifica di sei mesi inflitto dalla Federazione internazionale all’Italia per i fatti di Parigi, respinge le accuse di violenza sui direttori di gara alle Olimpiadi.

Non è assolutamente vero, smentisco categoricamente che i miei giocatori abbiano aggredito fisicamente gli arbitri o cercato di rubare il cellulare a qualcuno: queste accuse sono inaccettabili. C’è stata una contestazione verbale, quella sicuramente si. Quando stavamo andando verso lo shuttle abbiamo saputo che c’era un audio tra arbitri e Var con uno di loro che non vede il Var e poi forza la decisione presa – ha spiegato Campagna -.

A questo punto abbiamo chiesto spiegazioni agli arbitri. Nei confronti degli arbitri è stato detto, ‘avete rovinato la partita, non capite niente di pallanuoto’, ma nessuna aggressione, nessuna violenza anche perché in quel caso la squalifica non sarebbe stata di sei mesi, bensi’ molto piu’ pesante nei confronti dei singoli, me compreso, e sarebbe stata anche a vita.

Personalmente – ha aggiunto Campagna – ho cercato di spiegare che durante il tiro non puoò esserci violenza e che la contestazione era umana in quei momenti concitati, certo, sappiamo anche che ci sono norme che non permettono di parlare con gli arbitri in maniera così concitata”.

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