Duro lavoro e concentrazione, Sinner pronto per il debutto ad Indian Wells

Jannik Sinner pronto per il debutto ad Indian Wells: le parole dell'altoatesino alla vigilia del Masters 1000 statunitense

SportFair

E’ iniziato ieri il primo Masters 1000 maschile della stagione. Ad Indian Wells i tennisti sono scesi in campo per le prime sfide del primo turno. L’attesa è per Jannik Sinner: il tennista italiano, che ad Indian Wells può superare Alcaraz e prendersi il secondo posto al mondo, diventando il primo azzurro a raggiungere questo traguardo, farà il suo debutto domani.

L’altoatesino sfiderà Kokkinakis e arriva al suo esordio da imbattuto nel 2024, con le vittorie agli Australian Open e al torneo ATP 500 di Rotterdam.

Gli obiettivi di Jannik Sinner ad Indian Wells

Il mio obiettivo resta diventare un giocatore migliore settimana dopo settimana. Indipendentemente dai risultati, lavoriamo per questo e spero di dare il 100% sotto ogni aspetto“, ha dichiarato Sinner alla vigilia del suo debutto.

L’azzurro, che potrebbe diventare 2° del ranking ATP, resta concentrato sul suo lavoro: “la cosa più importante rimane il lavoro: io sono ossessionato dal lavoro, se non lavoro sto male. Ho ancora tanto da imparare e questa è la parte più divertente. Con il mio team siamo abbastanza aperti all’idea di lavorare anche durante i tornei. Abbiamo lavorato tanto dal punto di vista fisico e in campo per aggiungere ancora variazioni. Devo prepararmi ad affrontare giocatori che ora mi conoscono meglio. Sarà una bella sfida“, ha aggiunto.

La concentrazione ed il duro lavoro, Sinner non si distrae

Sinner ha affermato che dopo le vittorie importanti, come quella di Melbourne “bisogna ricominciare. Ti svegli e riprendi a lavorare. Forse ho un punto di vista un po’ diverso su come festeggiare certe cose. Naturalmente ci siamo divertiti per un giorno, poi siamo tornati a casa“.

Il momento d’oro del tennis italiano secondo Jannik Sinner

E’ iniziato anni fa, con Francesca Schiavone e Flavia Pennetta. Poi con Fabio Fognini che ha vinto un Masters 1000 a Monte-Carlo e Matteo Berrettini arrivato in finale a Wimbledon. Abbiamo tanti grandi giocatori e per me è bello far parte di questo gruppo in cui tutti cercano di spingere gli altri, di offrire punti di vista diversi su certi aspetti del gioco. Sono convinto di avere ancora tanto da imparare e questa è la parte più divertente. Con il mio team siamo abbastanza aperti all’idea di lavorare anche durante i tornei. Abbiamo lavorato tanto dal punto di vista fisico e in campo per aggiungere ancora variazioni. Devo prepararmi ad affrontare giocatori che ora mi conoscono meglio. Sarà una bella sfida“, ha concluso l’altoatesino.

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