Il DP World Tour va a New Delhi per l’unica tappa stagionale in India dove è in programma dal 28 al 31 marzo l’Hero Indian Open. Il 16° torneo del circuito 2024, organizzato in collaborazione con l’Indian Golf Union, è inserito in una serie di sette gare denominata Asian Swing, iniziata la scorsa settimana a Singapore e che poi proseguirà con eventi in Corea del Sud, Giappone e Cina e nel contesto di due Major, il Masters (11-14 aprile) e l’US PGA Championship (16-19 maggio).
Sul percorso del DLF Golf & Country Club saranno al via sette azzurri: Guido Migliozzi, Matteo Manassero, Edoardo Molinari, Lorenzo Scalise, Andrea Pavan, Francesco Laporta e Filippo Celli.
Nel field numerosi giocatori indiani che proveranno a conquistare un titolo che manca dal 2017, guidati da Anirban Lahiri, a segno nel 2015, due vittorie sul DP World Tour, cinque sull’Asian Tour Tour, undici sul Professional Golf Tour of India e attualmente nella LIV Golf, e da Shubhankar Sharma, due successi sul circuito. Senza trascurare altri concorrenti di casa che hanno espresso le loro qualità in Asia, e alcuni anche in Europa, quali Shiv Kapur, Udayan Mane, Rahil Gangjee, Gaganjeet Bhullar, Veer Ahlawat e Om Prakash Chouhan.
Tra i più gettonati alla vigilia Matteo Manassero, sebbene sia uscito al taglio la scorsa settimana nel Singapore Classic dopo essersi imposto nel Jonsson Workwear Open, e l’olandese Darius Van Driel (suo il Magical Kenya Open), unici due vincitori stagionali al via. Con loro da seguire numerosi altri partecipanti tra i quali ricordiamo il danese Rasmus Hojgaard, il tedesco Yannik Paul, gli inglesi Jordan Smith e Matthew Baldwin, lo spagnolo Adrian Otaegui, lo scozzese Ewen Ferguson, lo svedese Sebastian Soderberg, l’austriaco Bernd Wiesberger, i sudafricani Daniel Van Tonder e Oliver Bekker, il neozelandese Daniel Hillier, il giapponese Masahiro Kawamura e il thailandese Kiradech Aphibarnrat, secondo nel Singapore Open dopo playoff con lo svedese Jesper Svensson, assente nell’occasione.
Tra gli azzurri, detto di Manassero, per gli altri l’obiettivo rimane quello della continuità di rendimento e di alzare il tono delle prestazioni. Ha dato segnali di crescita Migliozzi, 16° a Singapore, dove sono andati a premio, che è pur sempre un segnale positivo anche se in bassa classifica, Molinari, Pavan, Laporta, Celli e Scalise. Il montepremi è di 2.250.000 dollari (circa 2.080.000 euro).
La storia della gara
Il torneo, giunto alla 57ª edizione, è nato nel 1964 su intuizione del campione australiano Peter Thomson che suggerì ai responsabili dell’Indian Golf Union l’idea di organizzare un grande evento per contribuire alla diffusione del golf. Thomson si impose per tre volte (1964, 1966, 1976), recordman di successi insieme all’indiano Jyoti Randhawa (2000, 2006, 2007), che però ha realizzato la doppietta consecutiva come S.S.P. Chawrasia (2016, 2017). Prem Gopal Sethi (1965), invece, è rimasto famoso per essere l’unico dilettante nell’albo d’oro. Dei tredici indiani che hanno vinto l’Open Nazionale l’unico in campo sarà il citato Anirban Lahiri. Ai nastri anche lo scozzese Stephen Gallacher, l’altro past winner (2019). La gara ha fatto parte nel tempo dell’Asian Golf Circuit, dell’Omega Tour, dell’Asian Tour e dal 2015 è entrata nel calendario del DP World Tour. Dal 2020 al 2022 non è stata disputata per la pandemia.
L’Hero Indian Open in tv
L’Hero Indian Open andrà in onda su Sky, canali Sky Sport Golf e Sky Sport Uno, e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 28 marzo e venerdì 29, dalle ore 8,30 alle ore 13,30; sabato 30, dalle ore 9 alle ore 13,30; domenica 31, dalle ore 8,30 alle ore 13,30.