Caso Horner, chi è la donna coinvolta nello scandalo sessuale Red Bull? Lavora ancora col team principal

Chi è la donna coinvolta nello scandalo sessuale Red Bull? Le informazioni sull'accusatrice di Christian Horner, che lavora ancora con lui

SportFair

Il mondo della Formula 1 è recentemente stato scosso da un caso che ha coinvolto Christian Horner, figura di spicco nel team Red Bull Racing. Secondo le fonti, una donna impiegata da Red Bull da quattro anni è al centro delle accuse di condotta sessuale inappropriata mosse contro Horner. Queste affermazioni non hanno solo messo sotto pressione il team di successo ma hanno anche influenzato la vita privata di Horner, marito della ex Spice Girl Geri Halliwell.

Le indagini interne di Red Bull sullo scandalo sessuale

Le indagini interne da parte di Red Bull, concluse il mese scorso, hanno inizialmente scagionato Horner da ogni accusa di comportamento coercitivo. Tuttavia, la successiva diffusione di messaggi tra i due sembra fornire nuove prove. Si ritiene che oltre 100 messaggi di testo e fotografie siano stati scambiati, con alcuni che suggeriscono un tono intimo e inappropriato.

Chi è la donna che accusa Horner di comportamento inappropriato

L’identità della donna, che ha studiato all’Università di Edimburgo e proviene da una famiglia benestante, è stata mantenuta anonima. Di lei si sa che lavora per Red Bull da quattro anni, che è bionda e ha occhi azzurri. La donna ha iniziato la sua carriera nel motorsport a metà degli anni 2000, la sua esperienza inizialmente positiva in Red Bull si è gradualmente deteriorata, secondo quanto riportato dalle fonti vicine a lei. La situazione ha raggiunto un punto critico quando è emerso un video che mostrava Horner in un acceso confronto con Jos Verstappen, padre del pilota stella del team, Max Verstappen.

Il rapporto lavorativo tra la donna e Horner prosegue

Nonostante lo scandalo e le richieste di Geri Halliwell, moglie di Horner, di mandare via la donna dal team Red Bull, l’accusatrice sta ancora lavorando a stretto contatto col team principal. La donna avrebbe perfino chiesto di poter volare in Bahrain per sostenere la squadra durante il primo GP della stagione.

Necessaria maggiore trasparenza

La vicenda di Horner rappresenta un campanello d’allarme per l’intero settore, mettendo in evidenza la necessità di trasparenza e responsabilità. Mentre il caso continua a svilupparsi, gli occhi sono puntati su Red Bull per vedere come gestiranno queste delicate questioni e quali saranno le ripercussioni per il loro futuro nel mondo della Formula 1.

Condividi