Un superG tiratissimo, con distacchi risicati e posizioni che si giocavano su alcuni passaggi fondamentali della Olympiabakken. E Vincent Kriechmayr ha interpretato nel modo migliore il tratto finale, dalla Tommy Moe al traguardo, aggiudicandosi la gara con il tempo di 1’09″23, 17 centesimi meglio del canadese Jeffrey Read e 19 prima della coppia Dominik Paris e Marco Odermatt.
Il campione della Val d’Ultimo torna quindi sul podio del superG e conquista il quarto piazzamento fra i top 3 della stagione, il numero 48 della carriera. Paris ha affrontato con meno ampiezza la Tommy Moe, e pur essendo molto veloce ha dovuto cedere le posizioni di testa all’austriaco e al canadese. Bella prova anche per Guglielmo Bosca, che dopo il podio conquistato a Wengen ha ormai acquisito una notevole sicurezza nella specialità. Oggi è sesto, anche lui un po’ troppo basso sulla Tommy Moe, ma i 31 centesimi che lo separano da Kriechmayr lasciano capire il suo livello attuale di competitività.
E gran gara, con il pettorale 50, per il bormino Pietro Zazzi, che costringe tutti a riscrivere le classifiche, grazie al miglior risultato della carriera, il sesto posto, pari merito con Bosca, frutto di una gara tutta all’attacco. Nella top 10 finisce anche Mattia Casse, autore di una prova costante, tranne nel tratto finale. Il piemontese è decimo a 41 centesimi dal leader. E sono quattro italiani nei 10, per una gran prova di squadra.
E buona prova anche per Christof Innerhofer, che rimane in linea per il podio per i tre quarti della pista, lasciando qualcosa di troppo solo nel finale. Il campione di Gais chiude comunque al 19/o posto con 66 centesimi di distacco. Nicolò Molteni è a 1″31 e Marco Abbruzzese a 2″08, al debutto.
E il penultimo superG stagionale rivoluziona la classifica di specialità, proiettando Bosca addirittura al quarto posto con 204 punti, 50 in meno rispetto a Raphael Haaser. Guida Odermatt a 450, davanti a Kriechmayr con 369. Paris risale di sette posizioni ed è ottavo con 157 punti. E saranno Paris, Bosca e Casse a rappresentare l’Italia nel superG delle finali di Saalbach.