Una fra le artiste che ha catturato maggiormente l’attenzione dei telespettatori di Sanremo 2024 è, senza dubbio, BigMama. La giovane rapper, già vista nella passata edizione durante la serata cover in coppia con Elodie sulle note di “American Woman”, si presenta in gara quest’anno con “La rabbia non ti basta“, un brano che attinge a piene mani dal suo passato.
Chi è BigMama? Vita privata e carriera
BigMama, nome d’arte di Marianna Mammone, è nata 10 marzo 2000 ad Avellino, sotto il segno dei pesci. Ha iniziato a fare musica all’età di 13 anni, nella sua stanza, registrando i primi freestyle sul telefono per poi caricarli su YouTube.
Nel 2020 è entrata nell’etichetta Puggers con la quale ha pubblicato i singoli “Mayday” e “Formato XXL”. Nel 2021 ha iniziato a collaborare con “Epic / Sony Music Italia, con la quale ha pubblicato il singolo “TooMuch” prodotto da Crookers. Successivamente “Così leggera”, poi “Mani” nel disco di Inoki. Nel 2022 è uscito il suo primo album “Next Big Thing”. Nello stesso anno ha collaborato in “XTC”, traccia contenuta nell’album di Myss Keta, insieme a La Niña.
Icona bodypositive, ha subito atti di bullismo da giovane con insulti relativi al suo peso che ne hanno destabilizzato la crescita. Ha ammesso più volte di essere obesa e di non volerlo nascondere, ma anche di non voler promuovere il messaggio ‘grasso è bello’. Nei suoi testi tratta spesso questi argomenti in forma di denuncia.
BigMama: l’origine del suo nome d’arte
Il suo nome d’arte ha una serie di riferimenti interessanti. Il primo è alla parola “Big” che non soltanto ne indica, fieramente, la stazza, ma che unito alla parola “Mama” assume il significato di donna forte, in America spesso di ‘capofamiglia’ al femminile. Inoltre, BigMama è ‘l’inglesizzazione’ del suo cognome, Mammone.
BigMama: la lotta contro il cancro e il bullismo
In una recente intervista la cantante ha svelato di aver avuto il cancro. “Senza la chemio sarei morta. Ho fatto dodici cicli. Mettevo la parrucca e cantavo senza che nessuno si accorgesse di nulla“, ha raccontato spiegando che la malattia le ha insegnato: “a mettere me stessa davanti agli altri: prima non lo facevo“.
A tal proposito, la rapper ha sottolineato come nella sua canzone canti “l’importanza di credere nei propri obiettivi, senza sentire gli altri. Nel testo parlo a cuore aperto alla me bambina, che aveva paura a camminare per strada. Le persone come me non erano un esempio da seguire. Le uniche persone grasse che vedevo in tv facevano i pagliacci della situazione. E io le imitavo: facevo il pagliaccio. A scuola mi bullizzavano. Mi prendevano in giro pure i professori. Oggi quando mi incontrano per strada, quelle stesse persone mi chiedono scusa“.
BigMama e il racconto degli abusi subiti a 16 anni
Nel sofferto passato della cantante c’è anche una triste storia di abusi. Quella persona non ha mai chiesto scusa “non si è resa conto di ciò che mi ha fatto. Ma si è rifatta viva, senza vergogna“, ha raccontato. Nessuna denuncia. “Prima il tema era un tabu. E io avevo paura anche della mia ombra: non lo raccontai neppure ai miei. Mi sono resa conto della gravità dello stupro solo due o tre anni dopo. Capii che essere chiusa in un bagno contro la mia volontà non è amore“, ha concluso.