E’ andata in scena nella notte la sfida tra Eastern e Western Conference dell’NBA All Star Game. Un match storico, da record, ma poco soddisfacente dal punto di vista dello spettacolo.
L’Est ha riconquistato l’orgoglio dell’NBA All-Star Game: la squadra guidata da Giannis Antetokounmpo ha superato l’Ovest in una partita che sarà ricordata per il suo risultato ma non per l’intensità e l’emozione.
L’Est vince 211-186, frantumando ogni record: nella storia dell’NBA All Star i 200 punti non sono mai stati superti, si è arrivati, anzi, a 196, nel 2016. La Eastern Conference non vinceva dal 2014.
Con il cambio di format e il ritorno del “classico”, all’inizio si è sperimentato qualcosa di completamente diverso. La difesa è stata quasi inesistente.
Lillard MVP
Damian Lillard è stato premiato MVP, diventando il primo cestista nella storia dell’NBA All Star a vincere sia la gara da tre che il premio MVP nella stessa edizione. Lillard è stato premiato aver segnato 39 punti, ma ad Indianapolis i tifosi hanno fischiato il giocatore, poichè avrebbero voluto il loro Haliburton, protagonista della serata, premiato col trofeo di MVP.
LeBron James da record
LeBron James è entrato in partita da capitano ed è diventato il giocatore che ha giocato più volte nell’All-Star, lasciandosi già alle spalle i 19 di Kareem Abdul-Jabbar. La Lega opera sotto il suo occhio attento da vent’anni e il suo fisico invidiabile gli ha permesso di partecipare sempre anche a questo evento.
Il giocatore dei Lakers ha giocato solo 14 minuti, regalando al pubblico la sua schiacciata con una mano sola, e andando a referto con soli 8 punti.